Nasce Coordinamento contro il progetto 'Pizzone II' tra Abruzzo e Molise. 'No allo scempio dei territori e del Parco'
GUARDA LE FOTO

Tutti contro lo scempio nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm).

E' stato costituito ad Alfedena (Aq), lo scorso 23 settembre,  il coordinamento "No Pizzone II" per fermare sul nascere l'omonimo progetto dell'Enel, in una riunione partecipata che ha fatto seguito alla prima assemblea pubblica tenuta il 17 settembre proprio a Pizzone (Isernia).

Il coordinamento - viene spiegato in una nota - "si costituisce come entità autonoma avente l’obiettivo  di contrastare il progetto di Enel Green Power per la realizzazione della mega centrale idroelettrica chiamata Pizzone II all'inteno del Parco e in aree limitrofe". Del coordinamento, composto e autorganizzato, è formato  da associazioni e cittadini, nonché da esperti e attivisti che "si battono contro ogni opera di sfruttamento e devastazione dell’ecosistema con effetti deleteri anche sulla salute".

Il progetto, in questione, prevede, tra l'altro, lo scavo di 10 chilometri di gallerie nelle montagne, tra Abruzzo e Molise, con anni e anni di fasi di cantiere, con produzione di un milione di metri cubi di inerti in un luogo unico dal punto di vista della biodiversità a partire dall'orso bruno marsicano".

"Il coordinamento si fonda su tre solidi e imprescindibili principi – dichiarano i coordinatori - Siamo fermamente contro la realizzazione del progetto e non siamo disposti a trattare con Enel, né a raggiungere qualsiasi compromesso o mediazione. Ci costituiamo come controparte attiva e vigile sul territorio, senza farci espressione di alcun tipo di interesse specifico di amministrazioni, partiti o altre organizzazioni politiche conosciute. Privilegiamo la democrazia diretta, l’orizzontalità e la partecipazione attiva dei suoi membri pur non avendo dei rappresentanti, ma esprimendoci pubblicamente attraverso i nostri portavoce". 

L'obiettivo è di "informare e presidiare il territorio attraverso lo strumento dell’assemblea pubblica – viene aggiunto - intesa come uno spazio di confronto aperto nel quale possono prendere parola tutti. Nei prossimi mesi verranno organizzate azioni di lotta affinché enti ed istituzioni si esprimano fermamente, affinché il progetto sia ritirato da Enel e comunque fermato qualora la società voglia insistere".

I cittadini già ieri hanno attivato un presidio spontaneo davanti al municipio di Castel San Vincenzo (Is), in Molise, dove era in programma un incontro tra amministrazione comunale e tecnici dell'Enel. "Questi tentativi di Enel di fare trattative Comune per Comune - viene. sottolineato - sono da respingere in quanto il territorio di un Parco nazionale non può essere svilito sull'altare dei profitti miliardari di multinazionali". 25 sett. 2023

@RIPRODUZIONE VIETATA

totale visualizzazioni: 745

Condividi l'Articolo