La statale 17, nell'Aquilano, continua a rappresentare un serio pericolo per l’orso bruno marsicano e per la sicurezza dei cittadini.
A denunciarlo è l’ambientalista Augusto De Sanctis, dopo l’avvistamento nei giorni scorsi di un’orsa con cuccioli nel centro urbano di Roccaraso (Aq), a pochi metri dall’arteria stradale dove, negli ultimi anni, sono già morti investiti almeno tre esemplari, tra cui il noto orso Carrito.
"Le reti posizionate lungo il tracciato – afferma De Sanctis – sono limitate a pochi tratti e non rispettano i parametri tecnici riconosciuti a livello internazionale per l’efficacia nei confronti di orsi e cervi: altezza, paragatto, interramento e ripiegamento della rete per impedire lo scavo”. Secondo l’ecologista, “la stragrande maggioranza del percorso resta priva di qualsiasi misura di mitigazione. Neppure la morte di Carrito, ampiamente documentata a livello mediatico, ha smosso gli enti preposti, a cominciare dalla Regione Abruzzo, titolare della gestione faunistica secondo la giurisprudenza. L’Anas, in situazioni come questa, dovrebbe contribuire all’installazione di barriere adeguate”.
De Sanctis ricorda di aver inviato una nota a tutti gli enti competenti già a settembre 2023, rimasta senza risposta. “Siamo ancora una volta impreparati, mentre in altri Paesi, anche africani, si investono risorse per ecodotti, rallentatori e soluzioni concrete per ridurre il rischio incidenti con la fauna. Ho trasmesso un nuovo esposto agli enti e ai carabinieri forestali, sperando che non debba tramutarsi in denuncia alla Procura qualora malauguratamente dovesse avvenire nuovamente il peggio come è accaduto per i cuccioli annegati nel laghetto di Scanno". L’orso bruno marsicano è una sottospecie in pericolo critico di estinzione, presente in circa 50 esemplari nell’Appennino centrale. 24 giu. 2025
MARIANO PELLICCIARO
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