Abruzzo. Volontari del Wwf da tutta Italia al lavoro a tutela dell'orso marsicano
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Saranno impegnati fino al prossimo autunno in azioni come il montaggio di recinti elettrificati, il recupero di frutteti selvatici, la pulizia di sottopassi, l’informazione e la comunicazione di buone pratiche di comportamento.

Sono i nuovi volontari Wwf per l’orso, i ragazzi provenienti da tutta Italia, che hanno risposto all’appello lanciato dall’associazione con la campagna "Orso2x50". Sono state tante le adesioni per questa stagione estiva. Per molti di loro già sono arrivati i primi impegni nelle giornate di attività che li hanno visti montare recinti elettrificati a difesa di un apiario e di piccoli animali da cortile e ripulire, rendendo così facilmente accessibile all’orso, un frutteto in montagna.

Nonostante l’emergenza Covid-19, il Wwf non ha voluto rinunciare all'impegno preso con la campagna Orso 2x50 nei confronti della tutela e salvaguardia del meraviglioso e unico animale, anche se le attività, per adeguarsi alle norme di cautela, sono state quest’anno ripensate e organizzate per piccoli gruppi. Infatti le azioni si svolgono essenzialmente nelle aree di connessione esterne ai territori protetti, in virtù del fatto che la conservazione del plantigrado deve essere garantita dall’espansione della specie anche al di fuori delle aree di storica frequentazione. Le attività all’interno del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise sono patrocinate dall’ente.

“Camminare in un bosco dove sai che cammina anche l’orso marsicano è una grande emozione, per questo voglio fare la mia parte affinché l’orso ci sia oggi e domani”, racconta Simona arrivata da Casallattico (Fr); c’è poi Valeria di Avezzano (Aq) la quale confessa che a portarla a vivere l’esperienza a servizio del Wwf Abruzzo sono “l’amore, la passione verso l’orso, ma soprattutto il desiderio di dare il proprio contributo nel costruire dialogo e convivenza tra uomo e orso” e poi “non dimentichiamo che l’orso bruno marsicano fa parte integrante dell’ecosistema dell’Appennino centrale e della sua biodiversità”, ricordato anche Samuele da Roma. Queste sono solo alcune delle voci dei giovani volontari. 

“Sono solo una cinquantina gli individui di orso bruno marsicano presenti in natura. Con questo  progetto vogliamo darci come obiettivo quello di raddoppiarne la popolazione raggiungendo i 100 individui entro il 2050”, dichiara Filomena Ricci, delegata regionale del Wwf Abruzzo. “Garantire un futuro al platigrado vuol dire, da un lato, lavorare per aumentare l'areale della specie nell'Appennino centro-meridionale e, dall'altro, ridurre quanto più possibile i casi di mortalità della popolazione".

Ad affiancare i volontari sul campo, oltre al personale dell’Oasi Wwf delle Gole del Sagittario, la direttrice Sefora Inzaghi e Lavinia Canestrani, ci sono Vanessa Ponziani, da anni prezioso supporto per i campi dell’Associazione del Panda e Gabriele Mastropietro, referente grandi carnivori per il Wwf Abruzzo.

“E' in questa direzione che la riserva Gole del Sagittario di Anversa degli Abruzzi, unica in Italia ad avere fra le proprie presenze faunistiche anche l’orso bruno marsicano, ha da sempre operato, sia con fondi propri che con fondi regionali all’interno e recentemente anche all’esterno del confine amministrativo di propria competenza", precisa Inzaghi. 

Alessandro Di Matteo

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