Sevel, accordo Stellantis e Toyota per nuovo furgone. 'Occasione da gestire con responsabilità, migliorando condizione lavoratori'

Fa discutere l'Italia l'accordo tra Stellantis e Toyota per la produzione, anche in Sevel, di un nuovo veicolo commerciale di grandi dimensioni, compreso un modello elettrico (LEGGI QUI).

"E' un fatto positivo per il nostro territorio - commenta il sindaco di Atessa (Ch), Giulio Borrelli, all'annuncio dell'intesa -. I volumi sono significativi - aggiunge - e questo vuol dire lavoro, oltre il prestigio di produrre, in Val di Sangro, anche Toyota. C’è posto per precari e nuove generazioni. Un’occasione da gestire con soddisfazione e responsabilità!"

Il segretario nazionale dell'Ugl metalmeccanici, Antonio Spera, dice: "Bene l'annuncio sulla nuova gamma di veicoli per il sito Sevel. Si va in controtendenza, rispetto al momento Covid-19 e alla crisi geopolitica in atto. La politica industriale Stellantis prosegue nel verso giusto. Il nostro auspicio è che il nuovo modello possa far sperare in un futuro roseo di stabilità occupazionali e di nuove assunzioni in Abruzzo".

Fim-Cisl Abruzzo-Molise con il segretario generale Domenico Bologna e con il segretario Amedeo Nanni, con delega Sevel, rimarca. "E' una notizia che cogliamo con entusiasmo. Da sempre abbiamo sostenuto che lo stabilimento Sevel è complementare e non sottrattivo a quello gemello che sta aprendo a Gliwice in Polonia. Chiaramente è una speranza in più per il nostro territorio e ci permette di vedere il futuro con maggiore ottimismo. Siamo certi che interventi puntuali e adeguati, uniti all’esperienza delle maestranze della Sevel siano un connubio vincente".

"Il modello - evidenzia ancora il sindacato - dovrebbe essere immesso sul mercato intorno alla metà del 2024 e segnerà il debutto per Toyota nel segmento dei veicoli commerciali leggeri di grandi dimensioni, ma soprattutto rafforzerà la leadership dei due gruppi per quanto riguarda la  linea dei veicoli commerciali a basse emissioni". La Fim "è più che mai convinta che la politica europea insieme a quella nazionale debba mettere in campo investimenti capaci di renderci indipendenti dai Paesi dell’Est e dalla Cina".  

Dichiara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: "Ho appreso con piacere l'accordo siglato da Stellantis con Toyota. Lo stabilimento della Val di Sangro si prepara a una nuova stagione con l'aumento della produzione che avrà sicuramente ripercussioni positive sull'occupazione diretta e indiretta. Gli interventi messi in atto dalla Regione per i collegamenti ferroviari con la zona industriale rappresentano quindi ulteriore volano per l'economia del territorio".

“L’accordo fra Stellantis e Toyota costituisce un’opportunità per Sevel. Chiederemo alla direzione aziendale un incontro per approfondirne le ricadute, fiduciosi che questo ulteriore fattore di sviluppo del sito della Val di Sangro possa aiutarci nel percorso di ricambio generazionale e di conferma dei lavoratori somministrati", sottolineano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Nicola Manzi, segretario della Uilm di Chieti-Pescara. "Speriamo - proseguono - che possa essere un elemento in più da porre alla base della nostra richiesta di avviare in Sevel un percorso di ricambio generazionale e di conferma dei lavoratori somministrati. Il piano strategico di Stellantis per l’Italia - concludono Ficco e Manzi - si va progressivamente completando, ma la nostra azione sindacale di confronto proseguirà finché ci saranno ancora aspetti da chiarire e stabilimenti da salvaguardare. La fase che stiamo attraversando è cruciale per l’economia in generale e per il settore dell’auto in particolare. Per questo stiamo cercando anche di coinvolgere il Governo: le politiche industriali saranno decisive per supportare la transizione all’elettrico e per affrontare la crisi delle forniture, per cui crediamo sarebbe urgente la creazione di una Agenzia degli approvvigionamenti". 

 Sulla questione intervengono anche Simone Marinelli, coordinatore nazionale Automotive per la Fiom-Cgil e Alfredo Fegatelli, segretario generale Fiom Chieti. "Nel 2021 - affermano - in Sevel c'è stato un considerevole calo dell'occupazione tra interruzioni di trasferte da altri stabilimenti e circa 600 lavoratori in somministrazione che non sono stati riconfermati. E' necessario avviare subito un confronto rispetto al ruolo che avrà Atessa in relazione allo stabilimento "gemello" di Gliwice e sulle prospettive industriali dell'indotto. Sevel ha bisogno di investimenti per nuovi impianti e un percorso di rigenerazione dell'occupazione che recuperi e stabilizzi i precari che per anni hanno permesso all'azienda di raggiungere utili e volumi record. Bisogna aprire un confronto sulle condizioni di lavoro che, nella fabbrica del Ducato, stanno peggiorando per via degli efficientamenti, con taglio dei costi sulle pulizie, aumento delle saturazioni e temperature non idonee a svolgere in sicurezza la propria attività".
 
"Il Governo - conclude Fiom - è immobile di fronte alla crisi; i soli incentivi alla domanda non bastano a rilanciare il settore dell'auto. Senza una politica industriale condivisa con i sindacati e il sistema delle imprese e strumenti straordinari, è a rischio la tenuta di un settore strategico per l'economia del nostro Paese e migliaia di posti di lavoro. Per questo è necessario che venga convocato il tavolo con i ministeri competenti". 30 mag. 2022
 
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