Sciopero alla Trigano Van a Paglieta, su tutte le linee di produzione

Una lunga sfilata di operai abbandona lentamente le fasi di produzione degli stabilimenti  della Val di Sangro, di Paglieta (Ch), della Trigano Van.

Le linee si svuotano silenziosamente, nessun grido di protesta e molta rassegnazione nei volti dei lavoratori che oggi, 22 luglio, hanno aderito allo sciopero indetto dai sindacati, Fiom e Fim, nelle ultime due ore di ogni turno, per salvaguardare i posti di lavoro a rischio.

Dovrebbero essere un centinaio i dipendenti della casa produttrice francese di van, camper e motorhome su base Ducato che non hanno visto e non vedranno alla fine del mese il rinnovo del proprio contratto lavorativo.

“Già da fine luglio usciranno i primi lavoratori dallo stabilimento, - aveva già spiegato Achille Di Sciullo, della segreteria Uilm Chieti-Pescara – dal momento che i contratti in scadenza non sono stati rinnovati. La decisione coinvolge un centinaio di lavoratori, un numero molto consistente per l’economia territoriale. Inoltre, da settembre, dovrebbe partire la cassa integrazione. Siamo preoccupati”.

Una cassa integrazione parziale, che a tratti ha già coinvolto circa 345 lavoratori nei mesi scorsi e che ora rischia di coinvolgere tutti e 500 i dipendenti.

La crisi di mercato del settore dei camper in tutta Europa, con la stagnazione dei numeri dopo il boom avuto durante il Covid, colpisce anche Trigano Van. 

Mentre i sindacati chiedono “risposte definitive e rapide, in quanto il futuro di questi due stabilimenti dipende soprattutto dalle scelte e dalla lungimiranza industriale della casa madre”, la speranza resta poca per quegli operai che attendono di conoscere la propria sorte occupazionale. Intanto il 24 luglio incontro tra azienda e sindacati per avere un'idea chiara della situazione e per vedere quali sono le iniziative da intraprendere. 22 lug. 2024

MARIANO PELLICCIARO

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