Il Montepulciano resta il vino principe d’Abruzzo ma i mercati e i consumi cambiano ed è indispensabile, per il mondo vitivinicolo regionale, tracciare insieme nuove strategie che guardino al futuro. In tale contesto, le bollicine autoctone e il marchio collettivo “Trabocco” serviranno ad arricchire l’offerta.

Di questo si è discusso ad Ortona nella cantina Vinco, nell’incontro dal titolo provocatorio “C’era una volta il Montepulciano d’Abruzzo’. 

L'appuntamento ha visto gli interventi di Denis Pantini, responsabile Wine Monitor di Nomisma, in cui sono stati analizzati i dati sugli “Scenari e trend dei vini italiani nei vari mercati”; Alessandro Regoli, direttore WineNews, che ha illustrato “Le abitudini del consumatore moderno” e, infine, Giovanni Pasquale, presidente Assoenologi Abruzzo Molise, che ha ripercorso gli scenari de “l’Abruzzo del vino del vino tra passato e futuro”.

A seguire un dibattito sugli scenari di sviluppo e mercati per i vini abruzzesi,  moderato da Fabio Piccoli, direttore responsabile del magazine online Wine Meridian. 

Poi visita in cantina e un brindisi finale.

Vinco è la prima cantina in Abruzzo specializzata nella produzione di spumanti da uve autoctone. Raggruppa dieci realtà cooperative e oltre 2.000 vignaioli della provincia di Chieti, con un grande sogno: far conoscere e valorizzare i vitigni autoctoni producendo spumanti con Metodo Italiano grazie ad una filiera agricola tutta “made in Abruzzo”. 11 apr. 2024

Servizio di SERENA GIANNICO e MASSIMILIANO BRUTTI

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