Abruzzo. Stop a doppiette e a caccia anticipata: Tar sospende calendario venatorio

Dal Tribunale amministrativo regionale (Tar) d'Abruzzo arriva il decreto cautelare che sospende la caccia almeno fino al 25 settembre. Niente preapertura alla tortora, gazza, ghiandaia e cornacchia il 1 e 2 settembre e niente caccia a tutte le altre specie, prevista per il 15 settembre.

Wwf e la Lega nazionale per la difesa del cane - Animal Protection nei giorni scorsi avevano depositato ricorso ai giudici amministrativi dopo aver preso visione del calendario venatorio giudicato "dannoso e pregiudizievole per la fauna selvatica". "Avevamo chiesto alla giunta Marsilio-Imprudente di cancellare le assurde disposizioni previste in questo calendario - dichiara Filomena Ricci, delegata Wwf Abruzzo - come la caccia già dal 1 settembre alla tortora, una specie gravemente minacciata, o l'anticipo e l'estensione del periodo di caccia a quasi tutte le specie, oppure ancora la cancellazione di molti limiti relativi ai carnieri e la scarsa incidenza nelle misure per la conservazione dell'orso bruno marsicano. La Regione non ha tenuto in considerazione nessuna delle nostre osservazioni e siamo stati costretti a ricorrere ancora una volta ai giudici amministrativi". 

Con il ricorso, dice Piera Rosati, presidente della Lndc, "abbiamo salvato migliaia di animali da morte certa. Confidiamo che il blocco totale della caccia sia confermato dal Tar il 25 settembre quando si riuniranno in Camera collegiale. Le disposizioni contenute infatti nel calendario venatorio sono infatti, per molti aspetti, insostenibili e assurde per la fauna selvatica del nostro territorio". Le associazioni ribadiscono ancora una volta la necessità di una seria riforma del settore caccia della Regione Abruzzo "che evidentemente non è in grado di effettuare una programmazione venatoria senza incorrere nelle illegalità ogni anno rimarcate dai ricorsi vinti dalle associazioni ambientaliste". 

Proteste sono arrivate anche dalla Stazione ornitologica abruzzese, che ha denunciato come la Giunta regionale ha dato l'ok al calendario venatorio senza neppure attendere il parere del Comitato Via regionale. 

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