Disagi in molti comuni per le quotidiane sospensioni notturne dell'acqua. "Interruzioni inevitabili, le sorgenti sono in sofferenza e quella del fiume Verde è al minimo storico", dice la Sasi, società del servizio idrico integrato.
A soffrire per le frequenti interruzioni non sono solo i centri del Vastese ma anche molti paesi del Sangro-Aventino, nonché alcune zone di Lanciano come le contrade Villa Elce, Re di Coppe, Villa Andreoli che quotidianamente restano per ore con i rubinetti a secco. Una situazione di evidente disagio, ma secondo Sasi "le sospensioni sono inevitabili, per scongiurare situazioni ancora più gravi. Che potrebbero verificarsi in un futuro non troppo lontano.
"La portata della sorgente del Verde è al limite, l'assenza di precipitazioni nevose dello scorso anno – spiega Fabrizio Talone, responsabile Servizio captazione e adduzione – e pure le altre sorgenti, quella di Capo Vallone che si riferisce all'Alto Sangro, del gruppo del Sinello (alto Vastese) dell'Avello (zona di Guardiagrele) per le quali basterebbero piogge intense e continue sono in sofferenza. La preoccupazione è soprattutto per l'anno prossimo se la stagione invernale sarà come il 2019. Le sospensioni notturne sono perciò necessarie. Tengo a precisare che le chiusure non sono generalizzate su tutti i serbatoi, ma va quantificata quella che si deve togliere per permettere a tutto il sistema di funzionare".
"Sono quattro le pompe accese a Fara San Martino - viene aggiunto - per un totale di 250 litri al secondo. Attualmente mancano 100 litri per arrivare ai 1.200 litri al secondo che è la portata che immettiamo normalmente. Dove possono essere recuperati? Sottraendoli ai serbatoi più grandi dove la quantità di acqua che andiamo a togliere non crea problemi ed è utile a ripristinare la funzionalità dell'intero sistema. Ci sono poi situazioni che si creano per l'eccessivo consumo della zona oppure per un sottodimensionamento delle strutture idriche, ovvero tubi piccoli, condotte vecchie. A Villa Elce, per esempio sono state necessarie le chiusure anche quando c'era l'acqua. La situazione comunque è fortemente preoccupante per il 2021". Occorre che nevichi. "Non bastano le 164 sorgenti superficiali se non sono piene quelle grandi. Intanto cerchiamo tutti di fare un uso attento della risorsa idrica”.
Va ricordato che ci sono anche i progetti del Masterplan che dovrebbero portare benefici e dare soluzioni a diversi problemi. "Abbiamo pianificato una serie di interventi, diretti proprio a contenere situazioni di difficoltà. Ho ascoltato e compreso le lamentale e anche le proteste di sindaci e cittadini e come azienda ci stiamo impegnando – puntualizza il presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe - a individuare le soluzioni più adeguate ma contro il clima non possiamo fare niente, non possiamo fare miracoli. Non intendo scaricare le responsabilità sulle stagioni, che non sono più quelle di una volta, ma sta di fatto che senza la neve la sorgente del Verde che copre l'82 per cento della risorsa, si prosciuga e non c'è altro modo per alimentarla. Il potabilizzatore potrebbe essere una risposta concreta a situazioni di emergenza come quella che purtroppo molti stanno già vivendo". 15 nov. 2020
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Nella foto, di Abruzzolive.tv, il fiume Verde di Fara San Martino