
Con un nuovo codice rosso il procuratore capo di Lanciano, Mirvana Di Serio, rilancia il caso di una presunta violenza sessuale e di maltrattamenti nei confronti di una ragazza di 12 anni, oggi quindicenne, appartenente a una famiglia indiana residente nella zona di Lanciano (Ch).
Dinanzi al gip Massimo Canosa, in ambiente protetto, nuovo incidente probatorio, stavolta con tre indagati: il padre, accusato di maltrattamenti; il cugino, autore di molestie sessuali, e un terzo uomo che ha cercato di ostacolare l’indagine chiedendo alla ragazza di non raccontare i fatti.
Vicenda che ha ripreso vigore dopo una prima archiviazione a luglio 2024, seguito a un primo incidente probatorio in cui la vittima ha minimizzato i fatti, dopo che la presunta vittima è passata dalle scuole medie alle superiori di Lanciano raccontando il suo calvario ai nuovi professori. La ragazza è ospite di una casa famiglia e il Tribunale dei minori ha tolto la potestà genitoriale a padre e madre, provvedimento appellato che sarà discusso a ottobre, mentre il 15 giugno sarà depositata la relazione dell’assistente sociale.
All’incidente probatorio la ragazza è giunta spaventata e in lacrime e alla fine ha ritrattato le accuse. Soffre ed è disperata anche di stare nella casa famiglia e vuole tornare nella propria abitazione.
Quanto al cugino di 29 anni, difeso dall’avvocato Tommaso Troilo, fu il primo ad essere indagato per maltrattamenti: l’avrebbe picchiata più volte a suon di calci e pugni e anche con una padella, cagionandole un trauma alla spalla destra e la ragazza fu costretta a un bendaggio per 18 giorni. Quindi la violenza sessuale consistita, in più occasioni, in carezze e toccamenti lascivi. Fatti iniziati nel 2021.
Il padre di lei, di 45 anni, difeso dall’avvocato Angelo Manzi, è a sua volta accusato di maltrattamenti, impedendole di frequentare coetanei non appartenenti alla propria nazionalità, privandola di ogni libertà di scelta, nonché percuotendola se si opponeva alle regole dettate. Minacce poi se la figlia avesse rivelato o chiesto aiuto rispetto alla situazione familiare o se fosse stata scoperta ad avere relazioni sentimentali con un ragazzo a lui non gradito.
Terzo indagato, di 53 anni, difeso dall’avvocato Massimo Biscardi, accusato di aver chiesto all'adolescente di rendere false dichiarazioni alla magistratura.
"La ragazza ha negato tutte le accuse che facesse sussistere una situazione di questo genere – dice l’avvocato Troilo -. Credo non ci sia spazio di nessun altro tipo di valutazione che non sia la definitiva archiviazione di questa brutta situazione". Per l’avvocato Manzi: "Si tratta di una normale dinamica familiare e forse, non capisce, gli atteggiamenti del padre, ingigantendo i fatti". Per l’avvocato Biscardi: "Il mio assistito avevauna posizione defilata per aver fatto delle pressioni". 31 mag. 2025
WALTER BERGHELLA
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