Il vicepremier Matteo Salvini a Rigopiano, nel comune di Farindola (Pe), per il secondo anniversario della tragedia. "Nessuna passerella elettorale. Sono venuto solo perché invitato dai familiari delle vittime- dice il ministro -. Mi hanno permesso di entrare nelle loro case, nei loro negozi, nei loro ricordi e questo è prezioso. La voglia di parlare delle mamme, dei papà, delle sorelle anche in momenti difficili, è quello che mi ha più colpito. Adoro la montagna – prosegue -. Sono stato in tanti rifugi, alberghi e su piste da sci. E l'Abruzzo è una terra incredibile. Non chiede niente, si rimbocca le maniche, parte, corre e ricostruisce. Noi forniamo aiuti concreti, 10 milioni di euro, che certo non riportano in vita, però danno una mano. Poi contiamo che la giustizia sia veloce, efficiente e rapida e chi ha sbagliato paghi”. 

Nei giorni scorsi Alessio Feniello, papà di Stefano, tra i morti di Rigopiano, è stato condannato, in tribunale a Pescara, al pagamento di una multa da 4.550 euro perché, andando a lasciare fiori, lì dove il figlio è deceduto, ha violato i sigilli giudiziari. “Gli ho detto di non tirare fuori un euro – afferma Salvini -. Ci manca giusto di essere multati per questo... Se c'è una legge sbagliata, la cambieremo”.
 
18 gennaio 2019
 
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