Coronavirus. Diffusione variante Delta in Abruzzo, interrogazione in Consiglio regionale

Preoccupa sempre di più la variante indiana o Delta del coronavirus. Un’interpellanza urgente è stata presentata dal consigliere regionale pentastellato, Francesco Taglieri, sulla presenza della cosiddetta variante Delta in Abruzzo e in particolare sulla carenza di un’adeguata copertura vaccinale per contrastarne la diffusione.

“Ho voluto portare la tematica sul tavolo del Consiglio regionale – spiega Taglieri – perché i numeri diffusi dal ministero della Salute e le cronache ci raccontano un’impennata di casi che non può essere sottovalutata. Oltre all’annunciato monitoraggio attraverso l’utilizzo dei tamponi molecolari, per chi arriva da Paesi a rischio, la Regione dovrebbe mettere nero su bianco le iniziative che intende attuare per contrastare un’eventuale preoccupante diffusione della cosiddetta "variante" in Abruzzo, soprattutto riguardo alla copertura vaccinale completa della popolazione".

"Quella lanciata nei giorni scorsi dal ministero - prosegue - è una vera "allerta internazionale” che segnala un notevole sviluppo di focolai in alcune nazioni europee. La maggior parte dei nuovi casi identificati sono relativi alla popolazione giovane non vaccinata e a eventi di svago super-diffusivi in ambienti chiusi, dove grandi gruppi provenienti da luoghi diversi trascorrono insieme molto tempo senza seguire le previste misure di prevenzione. E' chiaro che questi dati impongano un’accelerazione nella campagna di vaccinazione, come del resto si evince dalle indicazioni del ministero, che chiedono alle Regioni di garantire strategie vaccinali che tengano conto della minore protezione contro le infezioni da variante Delta dopo una sola dose di vaccino, dell’efficacia sostenuta della vaccinazione completa e della necessità di completare il percorso vaccinale contro Covid-19 negli individui a rischio di grave infezione, il prima possibile. In uno scenario europeo in cui viene stimato come il 70% delle nuove infezioni da Sars-CoV-2 possano essere dovute alla variante Delta, cifra che entro l'inizio di agosto potrebbe arrivare al 90%, il tempo diventa un elemento imprescindibile".

"Non è difficile intuire – incalza Taglieri – che se nei mesi estivi vi è un allentamento della severità delle misure non farmacologiche, deve però aumentare il livello di vaccinazioni complete nella popolazione. Ma così non sembra essere. Per questo chiedo che all’interno dei lavori del Consiglio regionale, chi è al governo della Regione, ponga chiaramente in essere una programmazione efficace a breve, medio e lungo termine, per evitare che la variante Delta inizi a far davvero paura anche qui".  15 lug. 2021

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