Grana per la nuova giunta regionale: Quaglieri è incompatibile con il ruolo di assessore

La prima grana per la nuova giunta regionale, guidata ancora da Marco Marsilio, è già servita. A Mario Quaglieri di Fratelli d’Italia, essendo il consigliere più votato in virtù delle sue 11.658 preferenze, spetterebbe la nomina come assessore. Ma ci sarebbe un'incompatibilità perché Quaglieri, medico di medicina generale, ha svolto e svolge attività professionale per alcune cliniche private sovvenzionate proprio dalla regione Abruzzo. In altre parole, si profilerebbe un conflitto d'interessi. 

La possibile incompatibilità tra l’attività professionale e le cariche ricoperte è stata segnalata all'Anac da Pierpaolo Pietrucci. Ricordiamo che Quaglieri è stato assessore regionale al Bilancio nella precedente amministrazione.

“Come ha fatto Quaglieri a silenziare gli uffici competenti della Regione preposti a rilevare la sua incompatibilità? - scrive il parlamentare Pd ed ex governatore Luciano D’Alfonso - Può accadere che un medico possa non saperlo, ma è singolare che un medico idoneamente accompagnato dai doverosi pareri degli uffici regionali possa continuare a non sapere. Come hanno fatto gli uffici regionali preposti, solitamente competenti, a non notare questa gigantesca antigiuridicità? La reazione dell’interessato è stata finora abbastanza scomposta: un comunicato inviato di primo mattino nel giorno di Pasquetta per rivendicare il rispetto della volontà popolare contro quelli che lui definisce “giochi di palazzo”. Adesso vedremo cosa ne pensa l’Autorità nazionale anticorruzione”.

Sempre D'Alfonso aggiunge: "Quaglieri può utilizzare una parte del suo tempo dedicandosi a rispondere alle domande precise che gli ho posto. L’unica cosa che brucia in questa vicenda è la sua coda di paglia, visto che si rifiuta di fornire chiarimenti su un aspetto fondamentale della vita democratica: il conflitto di interessi tra il ruolo di amministratore pubblico e quello di professionista stipendiato da una struttura privata convenzionata con la Regione Abruzzo, di cui Quaglieri è stato assessore ed è tuttora consigliere. Se pensa di cavarsela con una battuta si sbaglia di grosso: i voti ottenuti valgono per accedere all’Emiciclo, non per eludere la legge che - lo tenga bene a mente Quaglieri - è e resta uguale per tutti".

Per Daniele Marinelli, segretario regionale del Pd, "Mario Quaglieri deve chiarire al più presto la sua posizione e risolvere il conflitto di interessi che deriva dalla commistione tra il suo essere stato assessore e consigliere regionale - ora riconfermato - e il suo lavoro di medico in cliniche convenzionate con il Sistema sanitario nazionale attraverso un contratto con la Regione Abruzzo. Un conflitto di interessi gigantesco, poiché Quaglieri, già presidente della commissione sanità e assessore al bilancio - risulterebbe anche a tutti gli effetti dipendente di una struttura privata che percepisce risorse dalla Regione. E peraltro la legge, su questo punto, parla chiarissimo".

Esempio "lampante" di questa commistione sarebbe, per Marinelli, "la delibera n. 1002, approvata all’unanimità dalla giunta regionale (Quaglieri incluso) il 28 dicembre scorso, che assegna risorse aggiuntive per complessivi 20 milioni ad alcune cliniche private. Quaglieri da amministratore pubblico avrebbe quindi destinato fondi pubblici, tra gli altri, al proprio datore di lavoro privato. Giusta pertanto l’iniziativa del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, che ha inviato un esposto all’Autorità nazionale anti-corruzione per accertare l’incompatibilità tra l’attività professionale di Quaglieri e il suo ruolo di assessore e consigliere regionale". 06 apr. 2024

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