Lanciano (Ch) – Lutto nel mondo della fotografia a Lanciano. È morto questa mattina nella sua casa, dopo una lunga malattia, Giulio Di Florio, di 86 anni. Lascia la moglie Liliana e i figli Pino e Iginia. Per gli appassionati dell'immagine se ne va un maestro. È stato il fondatore a Lanciano dell’associazione “Fotocineclub Frentano” nel lontano 1967 (e presidente fino ad un anno fa). In una serata di settembre alla Casa di Conversazione, in occasione dell’organizzazione di una mostra cittadina, Di Florio coglie l’istante giusto e dà vita ad un’associazione di amatori della fotografia. Rispondono in 30. È l’inizio di una avventura fra pellicole, foto, macchinette, incontri e mostre. Dal '68, infatti, il “Fotocineclub”, sotto la sua regia, organizza concorsi nazionali oltre a proporre rassegne. Solo nell’ultimo anno, a causa delle precarie condizioni di salute, è diventato presidente onorario cedendo il timone dell’associazione a Giuseppe Di Michele.

L’amore per la fotografia nasce sulle navi quando da giovane marinaio scruta e ammira un suo superiore che scatta foto. Piano piano, Di Florio riesce a comprare la sua prima macchinetta. È la scintilla per mettere cuore ed anima in ogni foto. Lavora come dipendente della ex Ferrovia Sangritana, ma sui treni porta con sé la fidata macchina fotografica.

Fatica dopo fatica, da autodidatta, impara l’arte del ritratto, dei panorami… degli istanti che si condensano e si congelano in un click. Di Florio sposa il “bianco e nero”, le sue foto prediligono questi due colori che meglio ritraggono espressioni del viso, sentimenti e racconti di vita. Ha il desiderio di scoprire, il gusto di catturare vita, emoziona.
Attraverso le sue foto vince diversi concorsi nazionali e partecipa a rassegne internazionali. 

“Giulio è stato un maestro. Da lui abbiamo apprezzato in ogni incontro l’umiltà. Giulio ci immergeva nel mondo della fotografia e come un bambino aveva gli occhi illuminati di stupore ogni volta che ci faceva vedere una foto, un lavoro… ‘Rifiutava’ il digitale. La foto è anima, macchinetta e pellicola. Fino a pochi anni fa sviluppava le sue foto con la pellicola. Rigorosamente. Le sue 4-5 macchinette erano il suo bagaglio per ogni viaggio che faceva in cerca di momenti da cliccare. Giulio amava raccontare la spiritualità religiosa dei lancianesi per cui abbiamo visto foto bellissime del Venerdì santo, della Feste di Settembre, de La Squilla…” questo il ricordo di Giorgio Ranalli, del direttivo "Fotocineclub".

Lascia nella sua casa un patrimonio di fotografie straordinarie: “Giulio aveva un sogno che non è riuscito a realizzare. Dar vita a un museo della fotografia qui in città. Chissà che attraverso il suo archivio non sia possibile farlo felice da lassù dando concretezza a questo progetto. Speriamo che le istituzioni della città, il sindaco Mario Pupillo in primis, colgano l’occasione per far di un maestro come Giulio un esempio e una memoria per la città”.
“Il ‘Fotocineclub Frentano’ è la sua anima. Certamente lo intitoleremo a lui, anzi ogni due anni organizzeremo anche un concorso in sua memoria. Giulio ha dato tanto per la foto. Noi appassionati gli dobbiamo restituire ancor più” aggiunge Ranalli commosso.

I funerali di Di Florio si terranno lunedì 20 febbraio alle 10,30 nella cattedrale Madonna del Ponte di Lanciano. 18 feb.’17

Alessandro Di Matteo


@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati