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Lanciano (Chieti) 19 nov. '14 - La porta antincendio bloccata, che dovrebbe essere l'uscita di sicurezza, la via di salvezza, in caso di incendio e terremoto; profonde crepe sui muri della nuova ala, infiltrazioni d'acqua con intonaco staccato e ancora servizi sanitari inagibili e laboratori bloccati. Non si tratta di un edificio in disuso ma di una scuola che ogni giorno accoglie più di mille studenti ossia il Liceo scientifico "Galileo Galilei" di Lanciano, struttura entrata in funzione meno di vent'anni fa. 
Una situazione da terzo mondo che passa inosservata alle istituzioni, Provincia di Chieti in primis visto che le scuole superiori sono di sua competenza, ma non agli studenti che per queste ragioni hanno deciso di protestare.



Da ieri autogestione ed occupazione: "La situazione è insostenibile sia per noi che per tutti quelli che lavorano qui. Questa non la si può definire scuola, abbiamo tre bagni, due per ragazze ed uno per ragazzi, per 1.052 alunni e il più delle volte sono fuori servizio - racconta una rappresentante d'istituto che ci mostra il degrado della scuola - e non è l'unico problema: le classi sono sovraffollate e per sopperire alla carenza di aule alcune classi sono state trasferite in quelle che una volta erano i laboratori". Laboratori che in un Liceo scientifico sono fondamentali… "Esatto, sono quasi tutti occupati e di conseguenza non possono essere utilizzati per le attività che dovrebbero svolgersi al loro interno". E i ragazzi, così come i professori, sono costretti ad adattarsi: "Il bello è che quando sono venuti in visita i funzionari della Provincia di Chieti hanno detto che è tutto a posto. Capisco che non ci sono soldi ma così non si può andare avanti e per questo abbiamo deciso di iniziare la nostra protesta". Contestazione che andrà avanti: "Finché non vengono a vedere in che condizioni siamo ridotti. A breve ci riuniremo con altri rappresentanti d'istituto che compongono la Consulta provinciale degli studenti per decidere quali altre forme di protesta adottare, perché noi non abbiamo intenzione di fermarci e non ci fermeremo. Vogliamo parlare con i funzionari della Provincia di Chieti al più presto". Problemi su problemi: "Abbiamo due giardini interni che sono in condizioni pietose, sembra di stare in una giungla e la biblioteca è chiusa perché il soffitto è troppo basso e di conseguenza non è norma e il posto è stato dichiarato inagibile". Gli studenti del Galilei, inoltre, danno sostegno anche alle proteste contro il decreto "Buona Scuola" del governo Renzi, Ombrina Mare e al Jobs Act, in particolare all'abolizione dell'articolo 18. 


Il Galilei non è l'unica scuola che protesta: nei giorni scorsi gli studenti del Liceo artistico "Giuseppe Palizzi" di Lanciano hanno protestato con striscioni per la poca sicurezza dell'edificio, la scorsa settimana sono entrati dei ladri che hanno rotto le finestre, e anche per la struttura anch'essa fatiscente. Domani, invece, ci sarà la riunione delle assemblee degli istituti "Da Vinci" e "De Giorgio" e probabilmente anche loro protesteranno con occupazione e autogestione. 



Piergiorgio Di Rocco 

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