Sciopero generale il 17 novembre, sarà a Lanciano la manifestazione regionale

Sciopero generale il 17 novembre: braccia incrociate, per l'intera giornata,  per scuola, ricerca, università, Afam (Formazione professionale e scuola non statale). uffici pubblici e trasporti.

Cgil e Uil hanno indetto la mobilitazione contro la manovra finanziaria del governo Meloni.

In Abruzzo la manifestazione regionale sarà a Lanciano (Ch), a partire dalle 9.45.

Ecco cosa chiedono i sindacati per la scuola: lo stanziamento, nella legge di bilancio 2024, di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti per tutto il personale, stabile e precario, per rispondere alla perdita del potere di acquisto. A fronte di un’inflazione cumulata pari al 18% in tre anni, - viene detto in una nota - il governo stanzia risorse che ne coprono appena 1/3 (il 5,8%).

Si sollecita "un piano di stabilizzazioni straordinario per sanare l’annoso e ormai strutturale problema del precariato in tutti i settori del comparto. Ricordiamo che quest’anno ci sono oltre 6.000 i precari nelle scuole abruzzesi, consolidando un dato ormai strutturale, ovvero circa il 20% dei lavoratori della scuola è precario". Secondo le organizzazioni sindacali urgono "investimenti in tutti i settori, a partire dal significativo incremento delle risorse per gli organici, il tempo scuola e il diritto allo studio. La percentuale di alunni che frequentano il tempo pieno in Abruzzo è del 24%, a fronte di una media nazionale del 38% e percentuali al di sopra del 50% nelle regioni del centro nord".

Si chiede inoltre "il blocco immediato di iniziative di disinvestimento come il dimensionamento scolastico, soprattutto inrelazione ai centri montani. Le nuove norme prevedono un innalzamento dei parametri per l’attribuzione del numero di autonomie scolastiche, che vengono attribuite ad ogni regione in proporzione al numero degli alunni. La normativa, che si applicherà porterà al taglio di 13 istituzioni scolastiche in tre anni in Abruzzo: dalle 190 attuali si passerà a 179 nell’anno scolastico 2024/25".

I sindacati, poi, dicono no ad "ogni progetto di autonomia differenziata, tramite lo stralcio dell’istruzione e della ricerca dalle 23 materie regionalizzabili previste dal Ddl Calderoli. Il diritto all’istruzione - rimarcano - deve essere garantito ed esercitato in maniera uniforme in ogni angolo del Paese, mentre la cosiddetta “autonomia differenziata” spacca e disunisce il Paese, riduce diritti e rappresenta il preludio alla privatizzazione della scuola pubblica così come già accaduto nella sanità in alcune regioni. Investire in conoscenza vuol dire investire sul futuro. Un Paese che taglia sulla conoscenza è un Paese che taglia il proprio futuro".

Contro l'accorpamento degli istituti scolastici, in paerticolare dell'Alberghiero di Villa Santa Maria e dell'Agrario di Scerni, in provincia di Chieti scendono in campo anche il Pd, Azione e il Movimento 5 Stelle. 15 nov. 2023

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