Il gruppo Baomarc, che oepra nel settore dei veicoli industriali e dell'automotive, a distanza di due anni, conferma "il piano industriale e piano assunzioni presentato nel 2018 al ministero dello Sviluppo economico" per il sito ex Honeywell di Atessa (Ch), di cui si attende la riconversione.
E lo fa in una call conference con il Mise, la Regione Abruzzo e Fim, Fiom e Uilm nazionali. Lo fa - dicono i sindacati - "nonostante i ritardi causati dalla pandemia da coronavirus e il conseguente impatto negativo che ha colpito il settore automotive al quale l'azienda, per propria mission, è fortemente legata".
"Bene la conferma del piano industriale da parte di Baomarc - dice, in una nota, Gianfranco Micchetti, della Fim Cisl nazionale - ma abbiamo la necessità di avere tempi e scadenze certe. Oggi però abbiamo la necessità e l'urgenza di operare in sinergia con il ministero del Lavoro, il ministero dello Sviluppo economico e l'assessorato al Lavoro della Regione Abruzzo per promuovere in tempi celeri una riunione risolutiva rispetto all'impellente problema degli ammortizzatori sociali dei lavoratori ex-Honeywell ormai da mesi senza alcuna copertura economica".
"Questa - conclude Micchetti - è una vertenza che va attenzionata a tutti i livelli istituzionali e serve una soluzione robusta che ridia una speranza di occupazione concreta a tutti i lavoratori del sito e al territorio".
Incredibili i ritardi accumulati "per la partenza della reindustrializzazione dello stabilimento della Val di Sangro. Poi la crisi generata dal Covid-19 ha sospeso tutte le attività, sia di ristrutturazione della fabbrica, sia della selezione dei lavoratori che dovranno essere reimpiegati", rilevano invece Simone Marinelli e Alfredo Fegatelli, rispettivamente Fiom Cgil nazionale e Fiom Abruzzo.
"L’azienda, - proseguono - sollecitata dalla Fiom, ha confermato il piano industriale ma la preoccupazione è sul dilatarsi dei tempi. Infatti la società ha più volte fatto presente che il mercato dell’automotive è sostanzialmente fermo". Fiom ritiene "che si è perso fin troppo tempo e che, pur comprendendo i problemi del momento, ora c’è bisogno di accelerare verso la ripartenza anche in relazione alle commesse principali, quali Sevel, che in questo momento non stanno vedendo un rallentamento".
"Gli ammortizzatori sociali (Naspi) - proseguono i due rappresentanti sindacali - è terminata o terminerà a fine mese e c’è quindi bisogno di sincronizzare il piano industriale con le tutele. E' necessario aprire un tavolo di confronto, affinché sugli ex dipendenti Honeywell non ricadano le colpe di ritardi, prima imputabili ai rapporti tra vecchia e nuova gestione e poi all'emergenza sanitaria”.
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