Pontile su fiume a Capestrano realizzato con nulla osta a sanatoria: ricorso ambientalisti al Tar

Un nulla osta rilasciato, dal Parco nazionale del Gran Sasso- Laga, per sanare una irregolarità. Ma la Stazione ornitologica abruzzese (Soa) e la Lega italiana per la protezione degli uccelli (Lipu) non ci stanno e ricorrono al Tar Abruzzo.

E' successo che è stato realizzato un pontile, con riduzione della vegetazione delle sponde, per favorire la navigazione ad uso turistico nel piccolo laghetto di Capodacqua a Capestrano (Aq) sul fiume Tirino. 

Secondo le due sigle ambientaliste, su uno dei pochi rifugi per la fauna acquatica selvatica, il disturbo umano compromette la biodiversità. Sul Tirino crollo in inverno, negli ultimi anni, degli uccelli migratori.

"Il nulla osta - spiega l'avvocato Herbert Simone, che assiste legalmente le due associazioni - è fondato su una Valutazione di incidenza ambientale "postuma" e a "sanatoria", cioè fatta a lavori realizzati. Recentemente il Consiglio di Stato ha chiarito che tale valutazione non può essere mai rilasciata a sanatoria in quanto gli impatti devono essere stabiliti preventivamente, onde evitarli. Ci pare una questione di buon senso: sarebbe come fare i calcoli strutturali di un edificio dopo averlo costruito. Tra l'altro si rischia di creare un precedente assai pericoloso, soprattutto se deciso da un parco nazionale”.

La vicenda, viene aggiunto in una nota, "nasce da un esposto della Soa che durante un sopralluogo in primavera si era accorta della realizzazione delle opere, per l'attracco di una barca. Si scoprì che il Comune aveva dato l'autorizzazione senza il nulla osta del Parco, che aveva rilasciato solo un mero parere sullo studio di incidenza". Quindi, in qualche modo, si è corso ai ripari. 29 novembre 2021

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