Villa Santa Maria. Riappare la scritta Dux sulla roccia ed è polemica... nazionale
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"Quell'incisione è lì da tempo immemorabile. A fine anni '90 era stata coperta dai detriti dei lavori di messa in sicurezza del costone, costati 3 miliardi e mezzo di lire, ma le piogge acide l'avevano già in parte di nuovo evidenziata. Noi abbiamo un progetto di valorizzazione turistica per realizzare 52 vie di risalita per arrampicata su quella parete: dovevano essere tolti i cespugli, i rami, è stata ripulita anche la scritta".

Così  il sindaco di Villa Santa Maria (Ch), Giuseppe Finamore, nota per essere la patria dei cuochi, sede di un Istituto alberghiero prestigioso, che prepara gli chef che poi i migliori ristoranti del mondo si contendono, finita ora al centro dell'attenzione per una incisione nel costone roccioso che sovrasta l'abitato, un 'Dux' che risale agli anni Quaranta e che è tornata alla luce nell'ambito dell'intervento per i percorsi di arrampicata.

"Io - sottolinea il sindaco - non ho nessuna intenzione di ricoprirla, è sempre stata là, noi siamo cresciuti con quella scritta che non inneggia a niente, è una scritta che c'era, e se serve da attrattiva per far venire gente nel mio paese va benissimo. La nostra volontà è la sicurezza dei cittadini e cercare di utilizzare questa parete con una programmazione turistica per far venire rocciatori; il mio interesse è portare gente a Villa, devo cercare di far vivere un paese che è nelle zone interne e dal mio punto di vista è svantaggiato". 

"Salvini intervenga per rimuovere uno dei simboli fascisti, inneggianti a Benito Mussolini, quale scelta consapevole di un paese democratico che non ammette il riemergere di simboli appartenenti ad un passato che non hanno nulla di storico, né meritano di essere rievocati, da giustificare la scelta dell'amministrazione comunale di Villa Santa Maria", chiede il deputato del Pd, Camillo D'Alessandro, in un'interrogazione al ministro dell'Interno Matteo Salvini. "E' incredibile quello che è successo - aggiune -. Con la scusa di creare percorsi 'educativi e formativi', l'amministrazione ha riesumato una vecchia scritta inneggiante al duce fascista. E così - spiega il deputato Dem in un post su Facebook - oggi è nuovamente leggibile quel vergognoso 'Dux' che giustamente il tempo aveva cancellato. E' inaccettabile. Il fascismo non è un'opinione, è un crimine. E come tale va trattato". 

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