Giovane di Lanciano impallinato da cacciatore mentre si trova in campagna a San Vito

Impallinato mentre con il padre era intento a rimuovere dei ferri da un terreno di proprietà situato in località Castellana di San Vito (Ch), al confine con il territorio di Lanciano e di Treglio, non distante da un agriturismo.

Su F.G., 34 anni, di Lanciano (Ch) è piovuta una scarica di pallini, partiti da una doppietta, che lo hanno colpito al volto, orecchio, spalla e torace. Il giovane è ora ricoverato al reparto di Neurologia dell’ospedale di Lanciano (vedi foto), con una prognosi di 20 giorni.

Le sue condizioni non destano preoccupazioni, ma ha rischiato grosso per via di un maldestro ed inesperto cacciatore che, dal proprio fucile, ha esploso i colpi ad altezza d'uomo e da una distanza di quasi 40 metri, in luoghi semicoperti da boscaglia. Il ferito è stato centrato in pieno. E’ stato per primo il padre a notare il sangue che scendeva copioso dal suo viso.

Ci sono indagini in corso. I carabinieri della compagnia di Ortona (Ch) stanno cercando chi ha sparato, che, forse, era in gruppo di non più di quattro cacciatori, come previsto, per legge, per la caccia agli uccelli, quella ai cinghiali si è invece chiusa lo scorso 31 dicembre.

Per arrivare al Pronto soccorso a farsi curare, l'uomo ha dovuto fare un chilometro a piedi per raggiungere la sua automobile. Nel letto d’ospedale, pieno di segni di pallini, anche sulle braccia, oltre che sulla fronte, racconta la propria disavventura e sbotta: "Ogni anno siamo alle solite, non se ne può proprio più. E’ incredibile quello che accade nel periodo della caccia”.

In un primo momento, il distratto cacciatore, probabilmente, non si è neppure reso conto di quanto ha combinato premendo il grilletto. Ora i militari lavorano per ricostruire l’accaduto e per identificarlo. 04 gen. 2024

WALTER BERGHELLA

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