Sparatoria con omicidio a Pescara. In condizioni critiche l'ex calciatore ferito - VIDEO e FOTO
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E' stato operato per tutta la notte, fino a questa mattina alle 5.20.

Ma resta in condizioni critiche, e in pericolo di vita, Luca Cavallito, 48 anni, di Montesilvano (Pe), ex calciatore, raggiunto da diversi colpi di pistola ieri sera in un agguato al "Bar del Parco", tra via Ravasco e la Strada parco, zona residenziale a due passi dalla riviera e dal centro cittadino. Lui è rimasto gravemente ferito, mentre Walter Albi (nella foto in primo piano), architetto di 66 anni di Francavilla al Mare (Ch), con cui era seduto al tavolo, è rimasto ucciso.

L'ex giocatore è stato sottoposto a due interventi chirurgici e ora è ricoverato in Rianimazione in prognosi riservata. Ha riportato lesioni a diversi organi. E' arrivato in ospedale a Pescara - come spiega un bollettino sanitario - in "condizioni generali fortemente critiche". 

Dopo una prima stabilizzazione, "è stato portato, in regime di emergenza," nel blocco operatorio, diretto dalla dottoressa Maria Rizzi. Diagnosticato uno "shock emorragico dovuto a ferite multiple da arma da fuoco su torace, addome, braccio destro
e massiccio facciale". Durante i numerosi interventi che si sono susseguiti è stato tenuto in vita dal medico anestesista Anna Maria Rutilo. 
Pwr quanto riguarda la chirurgia toracica (di cui si sono occupati i medici Marco Casaccia e Adolfo D’Agostino) ci sono stati "una toracotomia esplorativa, estrazione di proiettile, drenaggio di versamento ematico e sutura delle lacerazioni".
Poi le lesioni all'addome (dottori Valerio Caracino, Vitantonio
Mongelli e Simone Gargarella) c'è stata "una laparatomia esplorativa con
suture ed emostasi degli organi lesionati (fegato, stomaco, diaframma)".
E poi le ferite maxillo facciali - frattura della mandibola e dello zigomo, lacerazione della lingua -  sono state trattate dal medico Pasqualino Cangini coadiuvato da Marco Casaccia.

Attualmente il paziente è in prognosi riservata, nell’unità di Terapia intensiva diretto da Rosamaria Zocaro ed è seguito da Antonella
Frattari, responsabile di Rianimazione.

Proseguono senza sosta, intanto, le indagini della polizia, che sta raccogliendo testimonianze ed eseguendo perquisizioni. Gli investigatori hanno già visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza del posto: i filmati confermano che a sparare è stato un uomo, arrivato e fuggito in moto. Otto i bossoli rinvenuti sul posto. E' successo tutto poco prima delle 20 nel dehor del locale pubblico. 

I due amici, ieri sera, erano ad uno dei tavolini all'aperto, per un aperitivo e una pizza, quando l'aggressore, vestito di nero e con il volto coperto da un casco integrale, ha sparato. Dritto in faccia. Albi si è accasciato ed è morto subito; Cavallito l'ha scampata. Potrebbe trattarsi, dalle modalità di esecuzione, di un regolamento di conti malavitoso, dovuto a denaro da riscuotere o ad uno sgarro irrimediabile. (GUARDA IL VIDEO)

La vittima - racontano alcuni conoscenti - "era un tipo solare e sorridente, sportivo e molto socievole. Negli anni d'oro delle discoteche amava anche andare a ballare con una bella comitiva. Avendo una figlia piccola, ora non negava mai attenzioni ad altri bambini o ai loro genitori". L'altro "aveva un atteggiamento un po' più aggressivo ed era spesso incline al litigio. Comunque generoso e cordiale con gli amici della sua comitiva storica, più diffidente con gli estranei". 02 ago. 2022

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