Omicidio suicidio ad Ortona. Un biglietto d'addio lasciato in casa spiega il dramma

Un biglietto per spiegare il dramma. Per far sapere perché ha ammazzato il fratello e poi si è suicidato. 

Lo ha lasciato, in casa, Roberto Tatasciore, 70 anni, che, ad Ortona (Ch), ha strangolato il fratello Antonio, 75 anni, e poi si è ucciso. Il maggiore dei due, affetto da una grave infermità, era impossibilitato a muoversi, aveva bisogno di essere accudito, assistito e seguito ogni momento della giornata. L'altro si occupava di lui. Ma non ce l'ha fatta più, non ha retto più il peso di quella responsabilità e di quella immane fatica e ha deciso di porre fine alle loro esistenze. Legati per tutta la vita, legati nella morte.

Antonio, ieri pomeriggio, era su un divano: l'altro, all'improvviso, gli ha stretto un filo elettrico attorno al collo fino a che ha smesso di respirare. Poi Roberto, anch'egli invalido, si è impiccato ad una sponda del letto per disabili. Il dramma familiare si è consumato tra la camera da letto e il tinello, nell'appartamento al piano terra della palazzina di via Tripoli 43. 

Quindi l'arrivo in casa del terzo fratello, Tommaso, che era andato a trovarli come spesso faceva: è lui che ha scoperto le vittime. E' lui che si è trovato davanti l'agghiacciante scena e ha dato l'allarme.

Sul posto il 118 con le ambulanze, ma per entrambi era troppo tardi, e i carabinieri che stanno effettuando indagini e che stanno ricostruendo la tragedia.

Quindi il foglio lasciato da Roberto, un addio in cui si assume la responsabilità dell'accaduto, spiegandone le ragioni: quel peso, quella responsabilità che non reggeva più. Poi indicazioni sui funerali e sulla destinazione dei beni di proprietà. E' stato sequestrato dalle forze dell'ordine, dal pm di Chieti, Marika Ponziani, che ha conferito al medico legale Marco Piattelli, l'incarico per le autopsie che saranno eseguite all'obitorio dell'ospedale di Chieti, dove le salme sono state trasportate. 30 gen. 2023

SERENA GIANNICO

Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO

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