Coronavirus. Tre casi di variante indiana - o delta - nel Teramano

Tre casi di variante delta o indiana scoperti nel Teramano.

A seguito del focolaio che si è sviluppato qualche giorno fa a Villa Petto, frazione del comune di Colledara, la Asl ha eseguito 250 tamponi su tutto il territorio della frazione e di parte della città di Teramo, seguendo il cosiddetto "contact tracing", cioè il tracciamento dei positivi. E sono risultate contagiate 11 persone, di cui tre dalla variante indiana: due a Teramo e una a Colledara. Per una quarta si è in attesa di referto.

"Torniamo con forza a lanciare un appello alla popolazione perché si vaccini - dichiara il direttore generale Asl, Maurizio Di Giosia -.Siamo preoccupati per il fatto che molti stiano abbassando la guardia, mentre come è evidente il virus continua a circolare e con nuove varianti. Vaccinarsi è importante per la propria sicurezza e quella degli altri. Sollecitiamo i cittadini a un’ulteriore prova di responsabilità".

La variante indiana, anche conosciuta come delta, è quella che sta tenendo sotto scacco il Regno Unito e si manifesta principalmente con mal di testa e di gola, naso che cola, oltre che febbre, dolori muscolari e spossatezza. E ha una capacità di contagio notevolmente superiore alle altre varianti. "L’appello - afferma il direttore sanitario Maurizio Brucchi, - è anche a completare la vaccinazione, sottoponendosi al richiamo: una sola dose non protegge. Studi recenti indicano che la vaccinazione fornisce una percentuale di copertura significativa anche per questa variante". 23 giu. 2021

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