Abruzzo. I carabinieri del Nas nelle mense degli ospedali: 13 su 14 non a norma

Inadeguatezze igieniche-sanitarie e strutturali e frodi alimentari sono state riscontrate dai carabinieri del Nas di Pescara, che hanno passato al setaccio tutte le mense ospedaliere in Abruzzo, svolgendo verifiche ed accertamenti.

Al centro dei controlli il rispetto dei protocolli di prevenzione del rischio di contagio Covid, i requisiti igienico-sanitari e strutturali dei locali di preparazione pasti, il rispetto dei requisiti merceologici dei vari capitolati d'appalto che disciplinano i servizi di refezione. Quattordici le mense ispezionate, di cui 13 segnalate alle autorità amministrativa e sanitaria. Tre i denunciati alla magistratura.

In provincia dell'Aquila sono state eseguite 4 ispezioni, in cui sono state documentate inadeguatezze igienico-sanitarie e strutturali, segnalate ai competenti servizi del Dipartimento di prevenzione della Asl. Il responsabile di un'azienda aggiudicataria dell'appalto della refezione ospedaliera è stato segnalato alla Procura, poiché ritenuto responsabile del reato di frode nelle pubbliche forniture: dagli accertamenti è emerso che alcuni ingredienti impiegati per la preparazione dei pasti, erano difformi da quanto previsto nel capitolato di appalto sottoscritto con l'Asl. A fronte di forniture pattuite di prodotto ittico di origine surgelata con data di surgelamento non anteriore a 6 mesi, i militari hanno verificato che venivano impiegati prodotti ittici surgelati anche 24 mesi prima. 

 Quattro ispezioni anche in provincia di Chieti. Nei confronti del responsabile di uno dei centri cottura oggetto di accertamento, è stato ipotizzato il reato di frode nelle pubbliche forniture: a fronte di prodotto lattiero caseario a marchio dop con stagionatura di mesi 24, veniva impiegato prodotto grattugiato; al posto delle uova fresche, i pasti venivano preparati con l'impiego di misto d'uovo; nel capitolato era previsto l'utilizzo di frutta fresca di origine italiana, mentre ai degenti veniva servita frutta extra Ue.

Nelle province di Pescara e Teramo, complessivamente sono state ispezionate 6 mense. Rilevate e segnalate inadeguatezze igienico-sanitarie, anche in tema di autocontrollo aziendale. Da una verifica delle clausole contenute nelle pieghe del capitolato d'appalto stipulato tra un operatore del settore alimentare e l'Asl di Teramo, relativo alla mensa di un ospedale di quella provincia, è risultato l'obbligo di somministrare, ai degenti, pasti espressi, ossia cotti al momento, sia a pranzo che a cena. Controlli incrociati tra presenze e orari del personale addetto alla refezione e alla preparazione, hanno permesso di accertare che invece i pasti della cena venivano preparati nel corso del turno diurno e passati in consegna al personale del turno serale. Il responsabile dell'attività è stato segnalato alla Procura per il reato di inadempimento dei contratti nelle pubbliche forniture.

Nessuna segnalazione ha riguardato la mensa dell'ospedale di Pescara, dove i Nas non hanno riscontrato alcuna inadeguatezza. 

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