Coronavirus. 17 sindaci del Sangro-Aventino alla Regione: 'Vaccini, i nostri anziani dimenticati'

Il troppo storpia. Le vaccinazioni nei comuni del Sangro – Aventino tardano ad arrivare così, oggi, si è alzata forte la voce di 17 sindaci che hanno firmato una lettera inviata, oggi, all’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì affinché il piano vaccinale prenda finalmente corpo.

Una massiccia protesta che si aggiunge alla precedente richiesta fatta il 9 marzo dal sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, membro del Comitato ristretto dei sindaci della Asl Lanciano – Vasto – Chieti, dove con chiarezza  sollecitava la vaccinazione fatta con estrema celerità su tutta la popolazione, specie sugli ultraottantenni. "Aree dimenticate -  è l’incipit della dura missiva. Parole che un amministratore non dovrebbe mai scrivere, ma ad oggi questa è la situazione". A fare la fronda, oltre a Casoli, da stamattina in "zona rossa", ci sono i sindaci di Roccascalegna, Gessopalena, Altino, Civitella Messer Raimondo, Torricella Peligna, Bomba, Taranta Peligna, Montenerodomo, Fara San Martino, Lama dei Peligni, Colledimacine, Palombaro, Lettopalena, Palena, Pennadomo, Sant'Eusanio del Sangro.

"E’ con profonda delusione ed estremo rammarico che ci troviamo costretti a scriverle in merito alla mancata attivazione del piano vaccinale per gli over-80 nella nostra area – dicono i primi cittadini, che spiegano di "sentirsi abbandonati insieme ai propri territori" -. Già da tempo... stiamo cercando delucidazioni al riguardo. Essere sindaco ci riempie di orgoglio e di responsabilità, per tale ragione non riusciamo più a comprendere questo silenzio". Lo sconcerto è tanto. "Non riusciamo a capire quali siano le motivazioni per le quali i nostri concittadini non sono stati vaccinati – viene aggiunto -. Facciamo parte di un’altra categoria rispetto al resto dell’Abruzzo? Ci siamo fatti in quattro, con i nostri uffici, per aiutare i nostri anziani nelle prenotazioni vaccinali alla piattaforma regionale dedicata. Successivamente ci è stato chiesto, dalla Asl, di integrare l’elenco degli ultraottantenni prenotati con i nominativi di quelli che la prenotazione non l’hanno fatta, sulla base dei dati presenti nelle nostre anagrafi. Abbiamo collaborato, ma ad oggi nessun anziano del nostro territorio, non domiciliato nelle Rsa, è stato vaccinato".

"Attesi i turni delle vaccinazioni delle forze dell’ordine, personale scolastico, gli ottantenni delle zone rosse, ci si aspettava poi attenzione". Nulla di tutto ciò. "Ma a questo punto non riusciamo davvero a comprendere quali siano le ragioni dei ritardi – tuonano i sindaci -  quando in altre aree della regione sono state avviate le inoculazioni delle seconde dosi. Crediamo sia legittimo domandare quali siano le cause di tali ritardi. Da cosa dipendono? Come sono stati distribuiti i vaccini sul territorio regionale. Nelle altre Asl si va avanti e noi ancora fermi al palo. Crediamo che siano domande lecite da parte di chi ogni giorno mantiene il fronte in prima linea".  22 mar. 2021

Walter Berghella

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