Lanciano. Paolini: 'Tua non cancelli i 110 anni di storia di Sangritana'

"Giù le mani dal brand Sangritana". Il sindaco Filippo Paolini alza le barricate contro l'ipotesi del cambio di logo e della trasformazione di tutti i settori in Tua Spa, pure il ferro.

"Insisto perché non venga cancellata la storia di 110 anni della Sangritana che è un tutt'uno con Lanciano, e viceversa – tuona il primo cittadino -. Nessuno potrebbe capire. E ho il sospetto che questo si appresti a fare Tua". Paolini il suo pensiero l’ha espresso in modo diretto durante un incontro con il vertice Tua, presente anche l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Bomba, e l’ha messo nero su bianco in una mail di risposta a un invito di Tua, per l’11 febbraio, dove alla nuova stazione di via Bergamo si inaugura un apparato di sicurezza cardiologico sul treno e dove saranno presentati i nuovi investimenti nell'ambito delle rotaie.

"Ringrazio dell'invito ma ci tengo a chiarire che il brand deve rimanere Sangritana. Non deve accadere che il logo scompaia", verga Paolini. Cambiano le filiere politiche, ma la musica è sempre la stessa quanto a Sangritana e alle aree di risulta della vecchia stazione, dove si cerca di riaprire il dialogo per la disponibilità della zona. L’ex sindaco Mario Pupillo aveva già allacciato contatti per questa faccenda e ora torna a bussare pure Paolini. "Per noi è un'area strategica di accesso al centro città – dice il sindaco -: bisogna superare lo strozzamento viario al passaggio a livello tra via del Mancino e via Dalmazia. Vogliamo crearci una rotatoria. E’ necessario offrire nuovi servizi realizzando anche parcheggi". E poi ci sono grossi problemi di ingresso in città, passando pure per il budellino di via De Pasqua.

Su trasporti e servizi Paolini prende di petto anche l'incompiuto terminal bus alla Pietrosa, con cantiere aperto ad agosto 2020 e investimenti per 500 mila euro. "Ho chiesto un incontro a Tua e col direttore dei lavori. Voglio sapere se finiscono o meno e sono d'accordo con i sindacati per le lamentele sulla sicurezza. Quale scienziato ha creato, con un parcheggio, un tappo che non permette ai bus di uscire sul lato della Fonte Borgo. C’è solo l’ingresso da via Ferro di Cavallo. Cosa succede appena riprendono ad arrivare i bus turistici che, scaricati i pellegrini in piazza D'Amico, devono poi girovagare per la città?"

Argomento spinoso di cui è stato messo al corrente anche il prefetto da parte dei sindacati Fit – Cisl, Uil – Trasporti e Faisa – Cisal. "Criticità rilevate con continue segnalazioni - dicono i sindacati – che mettono quotidianamente a rischio la sicurezza degli operatori d'esercizio e dei fruitori del terminal". 09 feb. 2022

Walter Berghella

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