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Lanciano (Ch) – La Ztl (Zona a Traffico Limitato) a Lanciano continua a far discutere e a scatenare polemiche. Ultimo episodio, la rimozione dei semafori luminosi all'ingresso dei varchi. L'assessore alla Mobilità, Francesca Caporale, torna sull'argomento per fare alcune puntualizzazioni: “La rimozione delle indicazioni luminose, poste ai varchi dall'inizio della fase di pre esercizio per volontà dell'amministrazione con l'obiettivo di rendere più facilmente intuibili gli orari di apertura e chiusura della Ztl, è dovuta ad una precisa disposizione del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, cui il dirigente Mobilità del Comune di Lanciano si è attenuto assumendo gli atti conseguenti”. In pratica, le cosiddette 'lanterne semaforiche' non sono state ritenute dal ministero idonee a segnalare gli orari di chiusura e apertura dei varchi, ma la segnalazione è stata fatta da un avvocato di Lanciano, mentre in Comune nessuno si è posto il problema. 

“La Ztl – spiega Francesca Caporale - è regolarmente in vigore in virtù esclusivamente della segnaletica verticale presente ai varchi, come stabilisce il Codice della strada e il regolamento di attuazione dello stesso. Per quanto di nostra competenza, ci siamo già attivati per aggiungere nel breve periodo alla segnaletica dei pannelli luminosi a messaggio variabile con le indicazioni di apertura e chiusura dei varchi, come suggerito dalla nota del ministero dei Trasporti”. Per l'eventuale installazione, però, si dovrà attendere il bilancio visto che i sette pannelli luminosi che servono, per intenderci quelli con la scritta 'Varco attivo' e 'Varco non attivo', hanno un costo di 30.000 euro. Infine l'assessore ha ricordato che: “La Ztl è attiva nel quartiere Borgo con chiusura al traffico non autorizzato dalle 14 alle 16 e dalle 20 alle 7 da lunedì al venerdì; sabato dalle 14 alle 16 e dalle 20 alle 7 del lunedì successivo. Nel quartiere Lancianovecchio chiusura al traffico non autorizzato dalle 13 alle 16 e dalle 20 alle 9, tutti i giorni”. 

Poi le polemiche per la rimozione dei gazebo e pedane di legno di alcune attività commerciali, ovvero bar e ristoranti. “Per quanto riguarda le attività commerciali che in questi giorni hanno rimosso le pertinenze presenti su suolo pubblico – spiega l'assessore - si precisa che le azioni annunciate nel corso della conferenza stampa del 13 febbraio scorso sono state assunte in attuazione dei regolamenti e delle leggi. Questa amministrazione è vicina ai circa 200 esercenti di ristoranti, bar, punti ristoro presenti sul territorio che lavorano ogni giorno per dare servizi a Lanciano e alla cittadinanza, nel pieno rispetto delle regole. Al termine dell'annuale ricognizione del concessionario che gestisce per conto del Comune di Lanciano la riscossione del canone Tosap per l'occupazione di suolo pubblico, l'Ica, sono risultate meno di 10 le attività non in regola con le autorizzazioni”. Il numero preciso è di 9 attività, di cui 5 sono abusive (occupazione del suolo pubblico avvenuta senza regolare autorizzazione) e altre 4 per morosità (concessione non pagata) che sommate hanno portato ad un ammanco di 80.000mila euro nelle casse comunali.

 “Le attività non in regola - conclude Francesca Caporale - sono state informate per tempo e con le dovute formalità della propria situazione: l'ufficio Commercio ha semplicemente e doverosamente preso atto procedendo di conseguenza, di comune accordo con le associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti. L'obiettivo è garantire una concorrenza leale tra gli esercenti e il rispetto delle normative vigenti, a tutela e nell'interesse pubblico della comunità. In un caso, la rimozione del gazebo è dovuta alla scadenza della concessione di occupazione di suolo pubblico, intervenuta a marzo 2016 e prorogata fino a settembre 2016 con motivata delibera di Giunta”. 
Infine la durata delle nuove concessioni è di 5 anni e i gazebo, secondo la nuova normativa, dovranno essere di forma quadrata, in tessuto e di color avorio. 3 marzo '17 

Piergiorgio Di Rocco 

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