Carcere Vasto. Detenuto aggredisce con estintore e appicca fuoco a materasso: due agenti intossicati

“Ancora una volta, follia e violenza nel carcere di Vasto (Ch) e torna a protestare con veemenza il personale della polizia penitenziaria, per una situazione esplosiva che era stata preannunciata ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria nazionale e regionale ma rispetto alla quale nessun provvedimento era stato assunto”.

Ricostruisce l’accaduto Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo Sappe: “Un detenuto, che ieri era già andato in Pronto soccorso per un forte stato di agitazione ed ha creato non poche criticità al personale di scorta, stamattina ha iniziato con il distruggere tutta il reparto di Salute mentale rompendo telecamere, fili elettrici e tutto quello che era presente fino ad incendiare il materasso. Fatto uscire dal reparto dopo essersi sottratto alla vigilanza del personale, si è impossessato di un estintore che ha usato contro due poliziotti, rinchiudendone uno nella cucina. Una volta che il collega è riuscito ad uscire, l’uomo era fuori ad aspettarlo con in mano l'estintore che ha aperto, svotandoglielo addosso. Solo con intervento di altri poliziotti, si è riusciti ad immobilizzare l’uomo”. Ferma la denuncia del Sappe: “Si tratta di eventi già ampiamente preannunciati per la mancanza di personale e di una struttura inadeguata alla vita penitenziaria: chiediamo un sopralluogo tecnico da parte del Provveditorato e una visita ispettiva da parte dell'Asl per valutarne l'idoneità sotto il profilo dell'igiene e della sicurezza dei luoghi di lavoro”.  

Per Capece, che esprime solidarietà e vicinanza ai poliziotti di Vasto, quel che serve sono “interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità. Servono poliziotti e regole d’ingaggio chiare, tecnologia e formazione per chi sta in prima linea nelle Sezioni, strumenti di difesa e contrasto delle violenze”.

“Nella giornata di oggi, un detenuto ha appiccato fuoco ad un materasso, provocando un’ intossicazione a due agenti di polizia penitenziaria. Solo qualche giorno fa, invece, si verificarono due tentativi di suicidi; senza tralasciare le recenti vicissitudini hanno inevitabilmente esposto il personale a rischi. Nel carcere di Vasto (Ch) continuano, incessantemente, a registrarsi disordini e situazioni che compromettono il regolare andamento generale dell’istituto”.

Afferma invece Giuseppe Merola dirigente nazionale Fsa Cnpp che rivendica la necessità, da parte dell’Amministrazione penitenziaria, “di intervenire concretamente sulla condizione emergenziale che attanaglia l’istituto vastese, partendo dalle ataviche carenze organiche di poliziotti, oltre alla presenza di detenuti affetti da disturbi psichiatrici e limitazioni logistiche/strutturali”.

“Esprimo a nome mio personale e di tutto il sindacato - conclude Giuseppe Di Carlo, segretario generale - la profonda solidarietà e vicinanza ai colleghi coinvolti in questo amaro episodio, con l’auspicio che vengano poste in essere delle risoluzioni nell’interesse collettivo”.  22 ago. 2022

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