Interventi di Mina D’Arcangelo, docente di letteratura francese, che illustrerà ai presenti i presupposti ideali dell’intervento francese in guerra: dalla “revanche” per la predita dell’Alsazia e della Lorena, alla partecipazione alla guerra degli intellettuali come Guillaume Apollinaire; Antonello De Berardinis, direttore dell’Archivio di Stato di Chieti, che relazionerà sulla documentazione archivistica relativa alla Grande Guerra e sul contributo di questa ai riscontri storici; Lamberto Mascitti, presidente dell’Associazione Storica “History Hunters”, che spiegherà le tecniche e i protocolli seguiti dai cacciatori di reperti storici delle due guerre mondiali; Raffaele Tiro interverrà illustrando le vita e le esperienze dei fuoriusciti italiani in Francia; mentre Orlando Bellisario, assessore alla Cultura del Comune di Treglio e cultore di storia locale illustrerà la genesi dell’affresco e le ricerche storiche condotte in Francia, dove riposano, nel cimitero militare italiano di Bligny, le spoglie del soldato Carlo Tortoretti, e in provincia di Modena dove, grazie alla collaborazione di Domiziano Battaglia, responsabile dell’ufficio Anagrafe del Comune di Mirandola e di Fabio Montella, addetto stampa del Comune e direttore responsabile del periodico “L’Indicatore Mirandolese”, è stata rintracciata nel cimitero di San Giacomo Roncole (Mo), la sepoltura dell’artigliere Donato Berghella, reduce dai campi di battaglia francesi e deceduto in quel comune per la febbre spagnola.
Il sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella, infine, coordinerà gli interventi e leggerà il testo della spiegazione all’affresco che l’artista Béatrice d’Estriché de Baracé ha voluto lasciare a commento della propria opera e che si riporta: 1914 – 1918 Italia Francia Sullo sfondo l’orizzonte della Majella che veglia dai tempi antichi su questa bella e ricca terra Italiana. Ai suoi piedi si stendono le colline dai colori autunnali, nelle vallate le nebbie si ritirano lentamente, sulle colline le striature rossastre delle vigne evocano il sangue versato, il sangue del sacrificio, sangue versato sulle colline della Champagne, dove dal 1914 al 1918, soldati italiani sono caduti offrendo la loro vita alla terra francese, perché regnasse la pace. Circondata da due ceppi di vite dalla foglie arrossate dal mese di novembre che vedrà, infine, fiorire l’armistizio, si eleva l’allegoria della vittoria. Drappeggiata dai colori vividi delle bandiere delle due nazioni, essa brandisce verso il cielo la spada dei vincitori. Con fierezza, ella rende gloria ai patrioti caduti con onore sui campi di battaglia. I colori nazionali si fondono nel suo corpo evocando la fraterna unione, tesa alla vittoria, dei due popoli combattenti l’oppressore. Questa giovane donna si rivolge alla gioventù del XXI secolo affinché la pace regni per sempre su queste vigne. 08 mar. '17
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