Vino. Per Cantina Frentana di Rocca San Giovanni annata da record con 15 milioni di fatturato

Chiude il 2022 con 15 milioni di euro di fatturato e le produzioni in crescita, la Cantina Frentana di Rocca San Giovanni (Ch). Di certo una buona annata per valore della produzione, fatturato complessivo e incremento della liquidazione agli oltre 700 soci. 

Ospitato nella sala esperienziale della Torre Vinaria, si è tenuto il tradizionale incontro di fine anno con la stampa, per tracciare un bilancio degli ultimi dodici mesi di attività dell’azienda.

"Mentre brindiamo ad un’annata dei record – dice il presidente di Frentana, Carlo Romanelli – non possiamo esimerci da una riflessione più ampia che porterà anche la nostra cantina ad affrontare un futuro sempre più incerto a causa della  recessione in atto. La nostra idea di futuro ci vedrà impegnati a camminare sul doppio binario della sostenibilità e dell’attenzione ai mercati; a coltivare il valore della cooperazione su più larga scala e a guardare alle persone al territorio come risorsa imprescindibile".

"Usciamo dal fermo dovuto all’emergenza Covid-19, con numeri davvero positivi – spiega il direttore Felice Di Biase -. Dal fatturato alla penetrazione sui mercati, il bilancio aziendale 2021/2022 della nostra grande famiglia ha fatto registrare incrementi su tutti i fronti. Per il primo anno i ricavi dell’imbottigliato hanno superato i 4 milioni di euro con una crescita percentuale del 14% rispetto al 2021. Aumentati anche i conferimenti, con + 10% rispetto allo scorso anno e 220.000 quintali di uve conferite. Inoltre, si è registrato un aumento medio del 13% dei prezzi del vino all’ingrosso. La liquidazione totale della vendemmia 2021/22 ammonta a 9.714.900 euro, la cifra in assoluto più alta degli ultimi due decenni, accresciuta del 14% rispetto allo scorso anno e redistribuita ai soci che passano così da 38,12 euro a 43,57 euro a quintale. Dal 2012, la liquidazione media a quintale – sottolinea ancora - è stata sempre superiore ai 30 euro a quintale; mentre negli ultimi 5 anni la media si è alzata ai 40 euro. Cifre che si sintetizzano con un valore della produzione totale, il più alto nella storia di sessantennale di Frentana, che supera i 15 milioni".

Sono stati imbottigliati circa 16.122 ettolitri di vino a marchio, pari a 1.027.281 bottiglie e 146.600 bag in box. "Numeri così positivi - rimarca Di Biase - non possono che renderci orgogliosi ma non ci esonerano da un’analisi a largo spettro. Le previsioni economiche del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea indicano un rallentamento dovuto alla crisi globale, a cui si aggiungono altre ombre, in particolare, per il mondo della cooperazione. Nel mondo vitivinicolo assistiamo da un lato a concentrazioni in atto da parte di gruppi industriali sempre più grandi che, spesso, agiscono sotto la regia di fondi di investimento; e, dall’altro ad una polverizzazione della base produttiva cooperativistica. Questi nuovi gruppi industriali hanno in sé capacità di acquisto tali da poter condizionare il futuro mercato del vino abruzzese e, se, non diamo risposte unitarie e forti, rischiamo nel tempo di non poter più competere".

"Un tempo considerate centri di grandi produzioni in termini di soli numeri per vini di basso prezzo e qualità, oggi – evidenzia ancora Di Biase - sono tante le cooperative del vino diventate capaci di esprimere prodotti di buona qualità da consumo quotidiano ma anche assolute eccellenze. Ecco allora che fra le strategie da mettere in campo c’è da perseguire un’azione unitaria e coordinata. Nel nostro piccolo in Frentana stiamo lavorando sul fronte della sostenibilità, che è un tema ambientale, ma anche economico e di passaggio generazionale. La nostra Cantina già da alcuni anni ha attivato buone pratiche sia nei metodi di coltivazione, tanto che i nostri soci non utilizzano glifosato e diserbanti, ricorrono alla lavorazione e allo sfalcio per il contrasto alle erbe spontanee e non al diserbo chimico; sia nell’applicazione di protocolli green nei processi produttivi".

Frentana è stata la prima cantina cooperativa in Abruzzo a dotarsi dei certificati verdi per l'approvvigionamento di energia pulita, tanto che gli stabilimenti produttivi di Rocca San Giovanni e Fossacesia utilizzano al 100% energia prodotta da fonti rinnovabili.

"Un premio al lavoro attento degli ultimi anni e alla crescita importante della qualità delle produzioni – afferma, raccontando le caratteristiche dell’ultima annata, il direttore tecnico ed enologo dal 1995, Gianni Pasquale – è arrivato recentemente dall'autorevole periodico tedesco Weinwirtschaft che da anni racconta e valuta il mondo della cooperazione del vino del BelPaese. Per la nota rivista internazionale, Frentana è su un doppio podio, attestandosi al primo posto come migliore cooperativa vinicola del centro Italia e al terzo posto nella classifica delle migliori venti cantine cooperative italiane 2022. Nello specifico la testata di settore ha effettuato una comparazione qualitativa su una selezione di vini delle più importanti cooperative e cantine sociali italiane e ha assegnato  a Cantina Frentana il punteggio totale di 524. I vini premiati sono due bianchi e quattro rossi: Costa del Mulino Abruzzo Cococciola Doc (85 punti), “1960” Montepulciano D'Abruzzo Doc Riserva (89 punti), “Rubesto” Montepulciano D'Abruzzo Doc Riserva (90 punti), Costa del Mulino Abruzzo Pecorino Doc (90 punti), Costa del Mulino Montepulciano d'Abruzzo Doc (89 punti), Frentano Montepulciano d'Abruzzo Doc (81 punti). “Questi riconoscimenti -  conclude Pasquale - ci lusingano".

All'incontro con i giornalisti, presenti anche il consulente e agronomo Maurizio Gily e Fabio Piccoli, giornalista esperto di economia e marketing del settore vitivinicolo e direttore del magazine Wine Meridian. 15 dic. 2022

SILVIO SARTA

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