Malgioglio sui social: 'Mai saputo di dover venire a Lanciano... Chi ha messo in giro questa voce?'

Sòla o no, ma gli strascichi e pure l’amarezza ci stanno tutti. Perché rischia di finire a denunce la figura rosso vergogna sulla mancata comparsata di Cristiano Malgioglio alla "Notte Fucsia" di domenica 9 luglio scorso a Lanciano (Ch). L'artista era stato annunciato dal Comune durante la presentazione del cartellone estivo.

Ma  il cantautore, che sarebbe dovuto arrivare in Piazza Plebiscito, non s'è visto. Serata nera per l’amministrazione comunale. In realtà non c’era un contratto, solo parole e promesse di un sub agente (chi è costui?) di spettacolo che avrebbe alzato più volte il prezzo del cachet fino a 12 mila euro. Cifra per cui - ha comunicato il sub agente al Comune -  comunque Malgioglio non avrebbe cantato, come inizialmente previsto dal più basso compenso.

Ma la vendita del brand “Malgioglio”  sarebbe stata una farsa. Il paroliere siciliano, appreso del caso, su Instagram, alle accuse di aver tirato una sòla, scrive: “Non sapevo nulla di dover venire a Lanciano. Non capisco chi abbia messo in giro questa voce. Sarei stato felice di cantare per voi”. Come ha fatto con le "Notti bianche" a Città Sant’Angelo (Pe), dove il contratto l'aveva. Immediate le accuse dei consiglieri di opposizione del Pd, Marusca Miscia e Lorenzo Galati, all’amministrazione Paolini, asfaltata con un secco: “Ennesima prova di incapacità e impreparazione della giunta”. Il fantasma Malgioglio accostato al caso del forfait, questa sì fu una vera sòla, che le scorse Feste di Settembre ha fatto Loredana Bertè inviando un certificato medico per non cantare, ma incassando metà dei 70 mila euro. Con l’amaro in bocca (e l’astio) ancora per qualcuno del vecchio Comitato Feste.

Tirata in ballo per il flop della "Notte Fucsia" l’assessore al Commercio, Maria Ida Troilo, nei giorni scorsi ha replicato in conferenza stampa, con a fianco una cartellina verde dove celava i documenti del caso. “Le condizioni economiche, dopo accordi verbali, erano cambiate, erano esagerate", ha detto un’irata e offesa Troilo. Ma cambiate da chi, se Malgioglio sostiene che non ha mai saputo di doversi esibire a Lanciano? In ogni caso alcuni giorni prima del 9 luglio, a trattastive interrotte, l'amministrazione sapeva che Malgioglio non sarebbe stato a Lanciano ma non è stata in grado di comunicarlo. 

"Contro di me  - ha rimarcato Troilo - un discredito inutile. Valuteremo le iniziative contro coloro che hanno contribuito a creare questa situazione e a sbagliare. Mi hanno definita incapace e inaffidabile solo per l’assenza di Malgioglio. Ho realizzato in un anno e mezzo eventi, con soli 5.500 euro, che hanno attratto decine di migliaia di persone e riempito e fatto vivere il cuore della città. Non ho fatto due spettacoli teatrali, come l’ex Giunta, a 18 mila euro e 6.700 euro per le sedie".

Di sub agenti dello spettacolo, come giocatori di poker, adesso basta. Il paroliere Malgioglio direbbe: “L'importante è finire” e, visto il caldo, pure “Gelato al cioccolato”. Chiamata ancora al telefono per conoscere eventuali sviluppi sulla sòla (adesso occorre capire chi è stato solato) l’assessore la butta così: “Per me è storia chiusa. Ho già detto tutto nei giorni scorsi”. 18 lug. 2023

WALTER BERGHELLA E ALESSANDRO DI MATTEO
@RIPRODUZIONE VIETATA

SULL'ARGOMENTO LEGGI ANCHE

totale visualizzazioni: 9015

Condividi l'Articolo