Sulmona (Aq) - Il carro funebre con la salma di Fabrizia Di Lorenzo è arrivato oggi a Sulmona, nella casa di famiglia, scortato dalle auto della polizia.
Agenti e carabinieri, come dal giorno dell'attentato di Berlino, presidiano l'abitazione e non permettono a nessuno di avvicinarsi. Qui i genitori, il fratello e i parenti più stretti vogliono vivere l'ultimo Natale con lei, solo loro fino al giorno di Santo Stefano, quando saranno celebrati i funerali, alle 11, nella cattedrale di San Panfilo.
La famiglia, pur grata all'amministrazione comunale, ha rifiutato la proposta di allestire una camera ardente in municipio o nella chiesa dell'Annunziata. Ad attendere il feretro sono arrivati dall'Aquila anche il questore, Alfonso Terribile, e il prefetto vicario, Giuseppe Guetta, già commissario al Comune di Sulmona. "I genitori in questo momento hanno bisogno di ritrovare la loro famiglia, l'intimità e la loro figlia - ha detto il sindaco Annamaria Casini che questa mattina aveva atteso l'arrivo dell'aereo militare a Ciampino - C'è un grande desiderio di stare insieme ai cari, di avere un momento di recupero per affrontare i prossimi giorni assai impegnativi".
"Giovanna è una donna forte - ha aggiunto il sindaco - ha grande dignità e determinazione, nel proteggere se stessa e i suoi famigliari, è una mamma che soffre un dolore enorme, ma sta sopportando questa sofferenza con una forza ammirevole, forte come è stata Fabrizia, ragazza esemplare che ha saputo dimostrare il suo valore".
L'aereo con la salma di Fabrizia era arrivato, dalla Germania, nella mattinata, all'aeroporto militare di Ciampino, a Roma. L'Airbus 319 della Flotta di Stato è atterrato alle 11.25. Ad attendere il feretro, oltre ai familiari, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; il ministro della Difesa, Roberta Pinotti; il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso e il sindaco di Sulmona Annamaria Casini. Mattarella ha abbracciato a lungo il padre della giovane, Gaetano, la madre Giovanna e il fratello Gerardo. Sulla bara della ragazza, dopo la benedizione, i genitori hanno poggiato una rosa rossa.
24 dicembre 2016
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