C'è la condanna a 25 anni di reclusione per l’inglese Micheal Whitbread, 76 anni, originario di Torquay, accusato dell'omicidio della compagna Michele Faiers Dawn, 66 anni, avvenuto il 29 ottobre 2023 a Casoli (Ch), in un'abitazione di contrada Verratti in cui si erano stabiliti. Arrestato in casa della figlia Chloe, a Shepshed, nel Devon, è stato poi estradato.
A fine requisitoria oggi il pm Mirvana Di Serio aveva chiesto l’ergastolo( LEGGI QUI). A fine discussione le ultime scuse dell’imputato, difeso dall’avvocato Massimiliano Sichetti, che ha detto: “Michelle mi mancherai per il resto della vita, ti amo e mi pento. Mi spiace per la tua morte e per il dolore causato ai famigliari. Ho sempre amato solo lei, ma mi accusava tutti i giorni di una relazione con un’altra donna che non avevo; voi come avreste reagito? Cosa è successo non lo so, giorni prima avevamo deciso si piantare degli alberi di peri".
Alle 12.16, il verdetto con le attenuanti generiche equivalente alle aggravanti, interdizione perpetua dai pubblici uffici, risarcimento danni in separata sede civile con previsionale di 300 mila euro alle tre figlie della vittima; Sarah, Brooke, e Harriet, patrocinate dall’avvocato Nadia Germanà Tascona, coadiuvata dall’avvocato Quirino Ciccocioppo. Motivazioni entro 90 giorni della Corte d’Assise di Lanciano, presidente Massimo Canosa, giudice a latere Maria Rosaria Boncompagni, più i giudici popolari.
Nella requisitoria il pm ha detto: “L’ha uccisa con 9 coltellate, 8 alla schiena e una al torace lacerando l’aorta. Era il suo intento. Morte avvenuta tra mezzanotte e 9 minuti e le 6,13 del 29 novembre 2023. Lei si è dovuta difendere durante il litigio. Era capace di intendere e di volere, lucido; poi si è lavato, vestito e con la jeep è fuggito in Inghilterra. Quadro probatorio certo, mentre lui ha riferito il minimo, con versioni a suo favore”. La Germanà Tascona ha aggiunto: “L’imputato ha ammesso ciò che non poteva negare, e in più versioni. Il corpo di Michelle ci parla, colpito 9 volte. Ha fatto finta di farla sentire in colpa dicendole colpiscimi e poi facendo credere che era lei che lo picchiava. Non accettava che Michelle volesse lasciarlo, questo il movente, ma non era colpa di lei”.
Per l’associazione donne Dafne, la Corte ha risarcito mille euro simbolici. L’avvocato Pina Benedetti ha detto: “Ha ucciso volontariamente una donna, è un femminicidio”. In aula anche la figlia Chloe che ha scambiato un saluto con le ragazze di Michelle. Per tutte loro immenso dolore. Presenti anche sorella e fratello della vittima, Trina e Norman. Dopo la sentenza l’avvocato Sichetti commenta: “Soddisfatto che la Corte ha accolto le note difensive. Ci aspettavamo una condanna, visto che il pm ha chiesto l’ergastolo. Whitbread sapeva a cosa andava incontro e si aspettava una sentenza più dura. Valuterò se fare appello. A mio parere non sussiste l’aggravante della convivenza perché erano separati in casa. Al processo ha collaborato. Michelle ha avuto un comportamento ossessivo, anche se ho ribadito che non era idoneo a giustificare l’assassinio”. Per Germanà Tascona: “Sentenza accolta con rispetto per la Corte, chiaramente le figlie fanno fatica a comprendere il tipo di pena. Per loro la perdita della mamma è stata importante. E lui non ha fatto altro che ripetere che era colpa di lei e questa cosa dispiace. Non abbiamo apprezzato questa volontà di ripetere che la vittima era lui”. 20 giu. 2025
WALTER BERGHELLA
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