Lanciano. Voragine lungo corso Trento e Trieste: alt a nuovi lavori pavimentazione. In forse anche luminarie Feste
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La voragine, creatasi il 16 agosto lungo corso Trento e Trieste di Lanciano (Ch), ha spalancato le porte su quello che sembrerebbe uno scenario non troppo tranquillizzante del sottosuolo della città, specialmente nell’area dove si è verificato il dissesto. Infatti, seppur i tempi siano ancora prematuri per avere delle valutazioni definitive, le proporzioni del fenomeno di continua erosione del terreno da parte dell’acqua hanno messo in allarme i tecnici incaricati della messa in sicurezza dei luoghi, spingendo così l’amministrazione ad effettuare interventi d’urgenza per la salvaguardia dell’incolumità dei cittadini. Secondo indiscrezioni, infatti, la gravità del dissesto si sarebbe manifestata solo ora in maniera così eclatante, in quanto la presenza delle possenti strutture della cattedrale della Madonna del Ponte e del Ponte di Diocleziano avrebbero costituito, nel tempo, una sorta di argine per il terreno di riporto dell’area, così da aver impedito un cedimento ben più rovinoso di quello attuale. 
Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale ha provveduto ad avviare una serie di operazioni volte sia alla tutela l’incolumità pubblica, sia allo studio del sottosuolo. Sul punto, Giacinto Verna, vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici, spiega: “La priorità è quella di tutelare la cittadinanza e la stabilità degli edifici. Per questo, nella giornata di sabato, fino a tarda notte, abbiamo messo in sicurezza i locali sotto i negozi "Josephine" e "Martelli", attraverso il riempimento della buca con circa 200 metri cubi di ghiaia e il consolidamento di una trave. In questi giorni, - aggiunge Verna - sembra esserci già stato un assestamento della ghiaia, facendoci pensare che l’operazione di messa in sicurezza sia riuscita con successo”. Il vice sindaco, tuttavia, sottolinea come quello del riempimento sia solo un intervento temporaneo: “Questo è solo il primo passo di tanti da compiere. La fase successiva sarà quella di realizzare una soletta in cemento sopra la zona riempita, la quale avrà la funzione di sostenere le strutture sovrastanti”. 
Oltre a gestire l’emergenza, l’amministrazione ha disposto numerose indagini geologiche, le quali hanno cominciato già a fornire delle risposte. “I risultati dei carotaggi effettuati sabato mattina – dichiara Giacinto Verna - sembrerebbero scongiurare la presenza di ulteriori vuoti sotto il corso”. Ed aggiunge: “La mia priorità è quella di garantire l’incolumità pubblica e sebbene questi primi interventi già riducono di molto i rischi connessi all’area, l’amministrazione non ha intenzione di fermarsi qui. I tecnici incaricati, l’ingegner Pasquale Di Monte e il geologo Luigi Carabba, monitorano costantemente i luoghi e sicuramente saranno ripetute, nei prossimi giorni, nuove indagini geologiche, geotermiche, georadar e carotaggi”.
Tutto ciò accade proprio in concomitanza con le Feste di settembre che, portando ogni anno migliaia di persone nel centro della città, potrebbero costringere l’amministrazione a prendere ulteriori decisioni, anche in merito al montaggio delle luminarie. “Valuteremo da qui a qualche giorno – chiarisce Verna - se potranno essere montate le luminarie sul tratto di corso interessato. Prima di prendere una decisione a tal proposito, aspetteremo l’esito di nuove indagini. Lo stesso discorso vale per il senso di marcia unico e per le transenne, che non verranno spostate fintanto che il pericolo non sia rientrato”.
Per lasciare libero spazio di analisi ai tecnici incaricati, Verna annuncia che ci sarà uno slittamento della prosecuzione dei lavori di pavimentazione di corso Trento e Trieste, nel tratto che va da via Salita della Posta fino a piazza Plebiscito. “Per la zona adiacente al corso, - spiega Verna - sicuramente i lavori non ripartiranno nelle prossime settimane. Discorso diverso va fatto per il tratto di corso che va verso i viali, dove, non essendosi presentati problemi di alcun tipo, si procederà regolarmente con i lavori appena concluse le feste”.
04 settembre 2018

Alessandra Rambaldi

Nelle foto com'era la zona del Corso e com'è oggi, nell'area della voragine
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