Atti vandalici e centinaia di telefonate all'ex: donna di Lanciano agli arresti. Staccati pure i telefoni

Centinaia di telefonate al giorno e valanghe di messaggi, con anche minacce di morte.

Sono stati mesi di tormento per un 36enne di Rocca San Giovanni (Ch), perseguitato dalla ex, una 45enne di Lanciano (Ch), che ora è finita ai domiciliari. Inoltre il giudice, il gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, per tutelare la vittima, ha disposto il distacco di tutte le utenze telefoniche intestate alla donna o ad essa in uso.

Provvedimenti arrivati dopo che lei ha violato il divieto di avvicinamento già disposto nelle scorse settimane dalla magistratura.

L'indagata, stando alle indagini dei carabinieri di Fossacesia (Ch), che hanno anche eseguito l'arresto, non ha accettato la fine della relazione e si è messa a perseguitare il giovane, e pure sua madre, fino ad arrivare a sfregiare le auto in uso alla famiglia di lui e a lanciare sassi contro l'abitazione.

Quando non ce l'ha più fatta, quando ha iniziato a temere le ossessioni e i comportamenti molesti e angoscianti di lei, è partita la denuncia. E sono scattati gli accertamenti dei militari. Quindi lei è finita sotto inchiesta per atti persecutori, violazione di domicilio, minacce e danneggiamento. 19 feb. 2024

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