Coronavirus. In Abruzzo a novembre record dei decessi da Covid. I dati Istat

Tante, troppe vittime da Covid-19 in Abruzzo. Tra febbraio e novembre scorsi, i morti legati al coronavirus rappresentano il 7,2% del totale del periodo. 

E' quanto emerge dall'analisi dei dati contenuti nel rapporto curato congiuntamente dall'Istat e dall'Istituto superiore di sanità. A novembre scorso, inoltre, si è registrato, ed è riconducibile alla pandemia, un incremento record del 29,3 per cento dei decessi complessivi rispetto alla media dello stesso mese dal 2015 al 2019. 

Nell'indagine viene considerata la variazione dei decessi complessivi, perché, si legge, "uno degli approcci più efficaci per misurare l'impatto dell'epidemia sulla mortalità è quello di conteggiare l'eccesso di decessi per il complesso delle cause, vale a dire quanti morti in più (per tutte le cause) ci sono stati rispetto agli anni precedenti. L'eccesso di mortalità - viene spiegato - può fornire un'indicazione dell'impatto complessivo dell'epidemia, non solo tenendo conto dei decessi attribuiti direttamente a Covid-19, ma anche di quelli che possono essere sottostimati o indirettamente collegati".

Il secondo mese con la variazione più consistente è aprile (+17), seguito a ruota da marzo (+14,3%). Poi ci sono maggio (+1,7%) e febbraio (+0,6%). L'incremento medio nel periodo febbraio-maggio è pari all'8,4%. Nel periodo febbraio-maggio, su 5.584 morti complessivi, 442 sono riconducibili al Covid-19. Ad eccezione di agosto (+0,1%), nei mesi estivi si assiste ad un calo: giugno -2,8%, luglio -7,9%, settembre -3,1%. La media del periodo giugno settembre è pari al -3,5%. Nel complesso, nella bella stagione, i decessi sono stati 4.569, 35 dei quali riconducibili al Covid-19.

In autunno, però, la variazione è tornata a salire: ad ottobre +5,8% e a novembre +29,3%. La media dei due mesi è pari al +17,7%. Nel periodo ottobre-novembre, su un totale di 2.915 decessi, 459 sono riconducibili al Covid-19. Dall'analisi dei grafici emerge che nel periodo febbraio-maggio l'eccesso di mortalità è più elevato nel Pescarese: tra l'altro, l'incidenza, in quel periodo, si legge, è "verosimilmente sottostimata dato il numero ridotto di tamponi". Tra ottobre e novembre 2020, la provincia dell'Aquila è una di quelle con il più alto eccesso di mortalità a livello nazionale.  30 dic. 2020

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