Ecco la proposta di legge per salvare i trabocchi dalla Bolkestein

Una proposta di legge, "con finalità di conservazione del patrimonio ambientale, storico e tradizionale", per tutelare i trabocchi d’Abruzzo, “espressione di antichi valori sociali e culturali". Una legge che ha lo scopo di scongiurare che le antiche macchine da pesca che occhieggiano sul litorale della provincia di Chieti vengano inghiottite dalla direttiva Bolkestein, che impone l’obbligo di affidare in concessione il demanio marittimo, per scopi turistico-balneari, attraverso procedure di evidenza pubblica europee.


Il disegno di legge è stato presentato questa mattina a Pescara, dall’assessore regionale al Territorio, Nicola Campitelli (Lega), insieme ai parlamentari Etel Sigismondi (Fratelli d’Italia) e Guerino Testa (Fratelli d'Italia).

“La proposta di legge - afferma Campitelli - mira alla tutela e valorizzazione di questi manufatti. Si tratta di una proposta della Giunta regionale da inviare in Consiglio e poi ai due rami del Parlamento affinché questi manufatti, riconosciuti come siti di interesse culturale, restino nelle mani di coloro che finora li hanno preservati. Tramandati di generazione in generazione - aggiunge - riteniamo possano essere esclusi dalla disciplina Bolkestein, con un regime derogatorio a tutela di antiche tradizioni culturali. Seguiremo anche il percorso per il loro riconoscimento di patrimonio Unesco".

A sollecitare l'iniziativa, finora, sono stati gli stessi traboccanti e Azione. Spiega Diego De Carolis, docente di diritto Urbanistico al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Teramo, che ha dato un apporto fondamentale alla stesura della legge: "E’ vero che i trabocchi sono inseriti nel demanio pubblico, in quello marittimo, ma non sono assimilabili agli stabilimenti balneari. Necessitano di concessioni ma debbono seguire procedure differenti. Sono ex palafitte frutto dell’ingegno umano, di gente che sfruttava le correnti per pescare e sopravvivere. Sono strutture già protette e valorizzate da una legge regionale del ’94, e sono patrimonio culturale". Undici su 32 esistenti sono vincolate dalla Soprintendenza. "Per queste loro peculiarità - prosegue De Carolis - è la stessa Bolkestein che prevede che è possibile stralciare dalla direttiva e lo si può fare quando si tratta di beni o di legittimi interessi che hanno un carattere generale e non meramente economico”.

"I trabocchi rappresentano una specificità del nostro territorio che oggi hanno varie funzioni tra cui anche quella di ristorazione. I trabocchi - sottolinea Sigismondi - hanno saputo adeguarsi ai tempi ed evolversi. Noi prevediamo la salvaguardia per quelli esistenti e la possibilità per quelli crollati o demoliti, di essere ricostruiti nello stesso sito; si prevede in più che tutti i trabocchi vengano stralciati per la loro conservazione dalla direttiva europea sulle concessioni". 17 ago. 2023

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