Chiusa la petizione, on line, promossa dallo scorso mese di novembre, dal gruppo di tifosi ultras "Anxa Rebels", coadiuvati da “Quelli del Biondi” con cui si chiedeva di non concedere l'uso dello stadio "Guido Biondi" al Lanciano Calcio 1920, dopo la ristrutturazione dell'impianto della città frentana.
Sono state oltre 200 le firme raccolte e consegnate, nei giorni scorsi, all'amministrazione comunale in un incontro avuto in municipio con il sindaco Filippo Paolini e l'assessore allo Sport, Danilo Ranieri. I motivi che stanno alla base della richiesta sono sotto gli occhi di tutti i tifosi rossoneri, stando a quanto spiegato nel comunicato dell'Anxa Rebels.
"Una compagine che si allena costantemente nell'impianto di San Vito Marina - dicono - e che gioca gli incontri casalinghi in quel di Scerni, non meriterebbe, anche agli occhi dei pessimi risultati raccolti sul campo, di giocare nell'impianto sportivo per eccellenza della città frentana. Preso atto che nel corso di una trasmissione televisiva - la nota - il direttore generale del Lanciano, Paolo Iapaolo, ha dichiarato che è intenzione della proprietà continuare a disputare gli allenamenti a San Vito e le gare in quel di Scerni, perché i costi nelle strutture a Lanciano non sono sostenibili per detta società, non possiamo che rallegrarci per l'obiettivo raggiunto". Il comunicato si conclude con la dichiarazione che "da adesso in poi ci sarà la più totale indifferenza verso l'attuale società del Lanciano Calcio, pur confermando il sostegno ai ragazzi del "Lanciano Special" e restando in attesa di tornare sui gradoni del "Biondi".
Se queste sono le dichiarazioni dei supporter, altre come si può comprendere sono gli adempimenti cui un'amministrazione pubblica deve assolvere. Qualora l'attuale società del Lanciano dovesse chiedere di disputare le gare allo stadio "Biondi", difficilmente potrebbe prospettarsi un diniego...
URANIO UCCI
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