Via le barriere architettoniche in Abruzzo: chiamata indifferibile per i Comuni che hanno finora fatto orecchi da mercante

E' stata approvata nel pomeriggio di oggi, dal Consiglio regionale dell’Abruzzo, la legge a firma Movimento 5 Stelle sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Alle soglie del 2024 si dovrebbero dare per scontato non solo l’eliminazione di tali barriere ma quantomeno la consapevolezza della loro inopportuna presenza.

Ma cos’è una barriera architettonica? Può essere definito tale qualunque elemento costruttivo e quindi architettonico che impedisca, limiti o renda difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di servizi, specialmente per le persone con limitata capacità motoria. Ne consegue che  un elemento che non costituisca barriera architettonica per un individuo può invece esserlo per un altro. Il concetto di barriera architettonica può quindi variare in base alla diversa capacità motoria di ogni individuo che sia permanente o meno, che sia per il trasporto di un carrozzino con un neonato o di una sedia a rotelle per una persona infortunata, un anziano o un diversamente abile. Tutti i cittadini sono direttamente coinvolti da questi ostacoli nelle nostre città ma non tutti sembrerebbero ancora capire l’importanza dell’abbattimento di questi ostacoli.

Il gonfaloniere di questa legge anti barriere architettoniche in sede regionale, il capogruppo del M5S Francesco Taglieri, aveva già tentato di farla passare nel 2021 incappando in una maggioranza di centrodestra che non avrebbe infatti mai di fatto avviato i lavori di approvazione. Oggi grazie all’applicazione, invocata dai pentastellati, dell’articolo 70 del Regolamento previsto dalla Regione Abruzzo, è crollata, è il caso di dirlo, ogni barriera, ed è stata possibile l’approvazione in aula. "Una scelta giusta, visto che si va a colmare un vuoto normativo di ben 16 anni sul tema dell’accessibilità di disabili e soggetti fragili".

"L’Abruzzo, grazie al Movimento 5 Stelle, - afferma Taglieri - si dota finalmente di una misura di civiltà che pone fine alle numerose criticità in tema di accessibilità nelle strutture pubbliche per le persone fragili e disabili. La legge approvata introduce una modifica integrativa alla legge in vigore, la numero 1 del 2008, prevedendo la costituzione, nell’assessorato competente in materia di Lavori pubblici, del Registro regionale telematico dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba)". E prosegue Taglieri: "La legge consente alla Regione di individuare efficacemente le amministrazioni inadempienti sui Peba e di incidere così sulle quelle che sono indietro. Parliamo, infatti, di interventi che fanno la differenza sull’inclusione sociale e quindi nella vita di tutti i giorni di migliaia e migliaia di cittadini. I destinatari del Peba, infatti, sono le persone con disabilità fisica, sensoriale, cognitiva, gli anziani, i bambini, i genitori con passeggini e altre fasce "deboli" di popolazione".

"Approvando questo testo la Regione – continua - può efficacemente gestire le risorse a favore delle amministrazioni virtuose. Altresì la proposta prevede che la mancata redazione del Peba al 31 dicembre 2024 sia motivo di limitazioni all’accesso ai contributi. Stabilisce, inoltre, i dati che ciascuna amministrazione deve indicare nel registro: l’atto amministrativo di adozione del Piano, il cronoprogramma degli interventi, la data di aggiornamento e l’ammontare delle risorse stanziate. La norma prevede anche un’informativa, con cadenza annuale, da parte dell’assessore alla Commissione consiliare competente, mediante invio di una relazione recante l’elenco delle amministrazioni adempienti e la pubblicazione del registro sul sito istituzionale della Regione".

Per aiutare le amministrazioni ad attuare i giusti interventi si prevede infine l’elaborazione, da parte della Giunta regionale, di apposite linee guida per la corretta applicazione dei Peba.
Lo scopo è quello "di offrire uno strumento fondamentale di pianificazione, che partendo dall’analisi dello stato dei luoghi, arriva a definire gli interventi correttivi e le possibili soluzioni tipo".

"Nel 2023 - conclude il capogruppo - non è più accettabile che vi siano ostacoli fisici che limitano la mobilità di chiunque e in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria, ridotta o impedita, in forma permanente o temporanea. Per questo abbiamo insistito con convinzione e determinazione affinché il Consiglio regionale approvasse questo testo, fondamentale per far compiere all’Abruzzo quel passo in avanti verso l’inclusione e l’accessibilità degno di una Paese civile". 27 dic. 2023

MARIANO PELLICCIARO

@RIPRODUZIONE VIETATA

totale visualizzazioni: 835

Condividi l'Articolo