Atessa. Vertenza Blutec. 'Prevista la vendita degli stabilimenti per pagare i creditori'

Dopo mesi sono ripartiti, con un collegamento telematico, i tavoli tecnici per la risoluzione dell'annosa vicenda Blutec.

Oggi, in videoconferenza, c'è stato un incontro promosso dal ministero dello Sviluppo economico; presieduto dalla sottosegretaria allo Sviluppo, Alessandra Todde, e a cui hanno preso parte sindacati, commissari e Regioni Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Sicilia. 

I commissari straordinari che gestiscono la Blutec, dopo gli arresti dei suoi vertici e i vari sequestri di beni, hanno informato i sindacati di essere in procinto - la data è il 5 ottobre - di presentare un programma che prevederà la cessione delle singole aziende, salvo Termini Imerese, per cui sarà contemplato un piano di riqualificazione, con "datio in solutum" dello stabile ai creditori pubblici. La vendita degli stabilimenti, tra cui quello di Atessa (Ch), consentirà di pagare i creditori. 

 "Il piano annunciato dai commissari - dice Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm - dovrebbe essere in grado di assicurare la tutela occupazionale di tutti i lavoratori coinvolti. Rassicurazioni che sono raccolte positivamente dalle organizzazioni sindacali, a cominciare da noi che però chiediamo, prima di esprimere un giudizio complessivo sull'operazione, di conoscere nel dettaglio le proposte di acquisizione e i progetti di riqualificazione, anche del sito di Termini Imerese. Il Mise - prosegue Ficco - ci ha assicurato che avremo successivi momenti di approfondimento". 

"La soluzione individuata - affermano il segretario generale Fim Cisl Palermo-Trapani, Antonio Nobile, e il responsabile Fim Cisl Termini, Giacomo Raineri - prevede un piano concordatario in cui la vendita di alcune business unit di Blutec garantirà il soddisfacimento di parte dei creditori, mentre resta più critica la soluzione per l'asset di Termini Imerese". Il piano vuole che la proprietà del sito di Termini rimanga in mano pubblica. "Ancor prima e in attesa di conoscere i dettagli di questa operazione - proseguono-, abbiamo evidenziato alcune criticità che devono essere affrontate. Prima di tutto la garanzia di un unico soggetto giuridico a cui tutti i lavoratori devono fare riferimento, la garanzia delle istituzioni sull'operazione, oltre che l'assorbimento totale di tutta la forza lavoro, anche sulla base delle professionalità che, ad oggi, compongono le maestranze. Noi continueremo a vigilare affinché non si ripeta una storia già vista e per questo chiediamo che ognuno faccia la sua parte, verificando in maniera attenta tutti i passaggi della vertenza". 

"Garanzia della continuità produttiva e occupazionale per i lavoratori di tutti gli stabilimenti". E' questo per la Cgil e la Fiom il punto imprescindibile del piano Blutec. Il sindacato ha chiesto peraltro un tavolo di approfondimento specifico in presenza, vista la delicatezza della situazione. "Chiediamo inoltre - aggiungono - che le Regioni garantiscano sostegno ai piani di sviluppo". 

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