Atessa. Reindustrializzazione Honeywell, un anno dopo... solo chiacchiere

Ennesimo incontro al ministero dello Sviluppo economico per la reindustrializzazione del sito ex Honeywell di Atessa (Ch).

Vi hanno partecipato le organizzazioni sindacali; la Regione Abruzzo, con gli assessori Mauro Febbo e Piero Fioretti; il responsabile del Mise, Giorgio Sorial, e le due aziende interessate, Honeywell e Baomarc: quest'ultima riveverà gratuitamente lo stabilimento dalla prima.

I rappresentanti Honeywell - spiega il sindacato - "hanno aggiornato sullo stato della situazione. Il passaggio di proprietà non è stato ancora realizzato in seguito alle  particolari situazioni burocratiche: la firma dell'atto notarile avverrà entro il 31 dicembre. Il contratto  preliminare è stato comunque firmato". Il 9 gennaio ci sarà un nuovo summit al Mise.

La società Boamarc ha ribadito "il piano industriale" presentato circa un anno fa.  Ha confermato - ma questo l'aveva detto pure un anno fa e non è ancora successo nulla - che entro il mese di  gennaio, nella sede di Lanciano (Ch), "partiranno i colloqui degli ex lavoratori Honeywell che dovranno essere riassunti".

"Abbiamo ribadito - scrive in una nota la Fim Cisl - il nostro disappunto per il grave ritardo, che si trasformerà per gli ex Honeywell in un drammatico disagio sociale, dovuto al fatto che dal  mese di giugno non avranno piú la copertura della Naspi (indennità mensile di disoccupazione, ndr)". Che comunque si è ormai ridotta a poche centinaia di euro al mese. "Abbiamo chiesto di trovare soluzioni con gli  ammortizzatori sociali, sia per i lavoratori coinvolti nel processo di riconversione, sia per quelli che non lo saranno", conclude la Fim. 

"Tutto questo - dice Nicola Manzi, Uilm Abruzzo - arriva con un anno circa di ritardo sul previsto, a conferma che le reindustrializzazioni che vanno a buon fine, nonostante i buoni propositi iniziali, sono lunghe e molto difficoltose. Il primo pensiero va agli ex dipendenti, circa 330, che tra poco non avranno più la Naspi e in particolare a quanti alla fine di questo progetto non verranno reinseriti".

"Da gennaio - affermano Michele De Palma, segretario nazionale Fiom; Simone Marinelli,  Fiom-Cgil nazionale e Alfredo Fegatelli, segretario generale Fiom Abruzzo - inizierà il cronoprogramma che porterà nei primi 18 mesi la Baomarc ad assumere 110 lavoratori ed entro 36 mesi ulteriori 52. Fiom - proseguono - ha chiesto un tavolo specifico a livello regionale per individuare politiche passive ed attive di accompagnamento al processo di riassorbimento. Non è tollerabile che per ritardi accumulati da parte delle due società - ribadiscono - si possa pensare che i lavoratori rimarranno senza ammortizzatori sociali, in attesa di essere assunti, per un periodo fino a 3 anni dal momento in cui Baomarc entrerà in pieno possesso della fabbrica. Inoltre si dovrà trovare una soluzione per la ricollocazione nell’area industriale di Chieti di tutti i lavoratori licenziati".

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