Ortona. 'Sono della Sasi, dammi i soldi per il controllo del contatore...', ma è una truffa

"Devi darmi dei soldi per il controllo del contatore": così un uomo, sui 40-45 anni, dall’aspetto tranquillo e affidabile si è presentato, ad una donna di Ortona (Ch), in veste di dipendente  della Sasi giunto in zona per controllare il contatore e le ha chiesto un compenso di 44 euro per il lavoro svolto.

La signora, che era sola in casa, aveva in contanti solo 33 euro che ha consegnato, pure mortificata per non poter dare l’intera somma, tanto che ha detto all’uomo di ripassare per prendere il resto della somma. Ma non è ovviamente, ritornato. Solo dopo aver raccontato lo strano episodio alla figlia si è resa conto di essere stata truffata e ha subito denunciato il fatto ai carabinieri.

La raccomandazione che ancora una volta arriva dalle forze dell’ordine e pure dalla Sasi è di non cadere nella trappola e di non credere a chi, senza esibire alcun documento di riconoscimento, si spaccia per dipendente di una società.

"Nessun dipendente della Sasi può chiedere soldi a domicilio per nessun motivo. Nessuna ragione giustifica la richiesta di un compenso": precisa Manuela Carlucci, direttore area commerciale e amministrativa della Sasi, società che gestisce la risorsa idrica di 87 Comuni della provincia di Chieti. Una puntualizzazione che dovrebbe essere scontata, ma così non è alla luce dell’ultimo fatto accaduto.

"I nostri - viene ribadito - non chiedono mai soldi e sono pure riconoscibili e se c’è un minimo dubbio bisogna informare la società e le forze dell’ordine". 18 mag. 2024

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