Incidente con morti alla Esplodenti Sabino a Casalbordino. L'autopsia dal 20 settembre. Sospesa la licenza

E’ stato affidato questa mattina, dal pm della Procura di Vasto (Ch), Silvia Di Nunzio, l’incarico per eseguire le autopsie sulle salme dei tre operai morti il 14 settembre scorso, sul lavoro, a Casalbordino (Ch), all’interno dell’azienda Esplodenti Sabino, in una deflagrazione.

Gli esami necroscopici saranno eseguiti, all'ospedale di Chieti, da mercoledì 20 settembre e potrebbero proseguire anche il girono successivo vista la complessità del caso e delle operazioni. In azione i medici legali Pietro Falco e Rossella Ferrara, quest’ultima è genetista.

Saranno di sicuro presenti anche i consulenti delle famiglie delle vittime - Gianluca De Santis, 43enne, di Palata (Cb); Fernando Di Nella, 62 anni di Lanciano (Ch), e Giulio Romano, 56 anni, di Casalbordino (Ch) - e dei sette indagati: Gianluca Salvatore, Sabino Salvatore, Massimo Salvatore, Marco Salvatore, Carlo Piscopo, Giustiniano Tiberio e Barbara Palestini. Tecnici e dirigenti sono sospettati di omicidio colposo, con l’aggravante della "violazione sulle norme per prevenire incidenti sul lavoro" e disastro colposo.

Intanto all’azienda, specializzata in smaltimento di ordigni e munizioni, è stata sospesa la licenza dal prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa. Un decreto di due pagine che recita... "Visti gli esiti degli interventi emergenziali disposti in sede di Centro coordinamento soccorsi, riunito nell’immediatezza dell’evento, da cui emerge una grave situazione, anche caratterizzata da danni alle strutture...".

Un provvedimento che si inserisce nell’indagine penale e che va a congelare di fatto le licenze allo stabilimento che conta 70 dipendenti e diversi tremendi infortuni, anche letali.

La sospensione resta valida fino all’esito degli accertamenti di competenza della Commissione tecnica provinciale sulle materie esplodenti. 18 set. 2023

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Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO

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