'Salvare cittadini, case e aziende di Cepagatti dall'elettrodotto di Terna': lettera al premier Meloni

Ingiustizia e violenza. E' questo lo stato d'animo, rimarcato in una lettera che Lorenzo Valloreja, docente di Pescara, ha inviato al presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, per metterla al corrente del grande disagio che i cittadini di Cepagatti sono costretti a subire per la realizzazione dell’elettrodotto  Tivat (Montenegro) – Pescara – Cepagatti da parte di Terna. 

Valloreja, che ha guidato il comitato “Nessuno tocchi il nostro futuro”, uno dei movimenti sorti nel centro del pescarese tra il 2009 e il 2013 per contrastare l’impianto messo in piedi da una delle più importanti operatrice nazionali delle reti di trasmissione dell'energia elettrica, ha deciso di chiedere l’intervento del capo del Governo, perché quanto costruito da Terna in località Piano Marino, una contrada di Cepagatti, sta avendo ricadute negative sia in ambito ambientale, che salutare, per i cittadini che abitano nelle vicinanze dell’infrastruttura.

In quel luogo sorgono tre stazioni di trasformazione elettrica ravvicinate “il cui ingombro, complessivamente, è pari a circa 30 ettari di terreno. Tali centrali - rimarca Valloreja - una volta ricevuta la corrente continua dalla stazione fornitrice, la trasformano in alternata, e da qui, la distribuiscono attraverso i tralicci ad alta tensione, in sopraelevata, a tutto il resto del territorio nazionale e, questi “fili”, in alcuni casi, passano anche nelle vicinanze o addirittura sopra, capannoni e singole case, nelle quali non è più possibile lavorare o vivere per più di 4 ore al giorno, giusto per accennare alla salubrità di simili elettrodotti. Ma detto questo, il mio dissenso, in questa occasione, vuole concentrarsi su di un dato certo ed incontrovertibile: il danno economico alle singole proprietà immobiliari. Tali impianti, infatti, insistono, non su territori disabitati, ma, su zone demograficamente popolose dove gli uomini e le donne di queste zone hanno realizzato le proprie abitazioni ed i propri opifici, con grandissimi sacrifici”. Gente che, mette in evidenza Valloreja “sono figli di mezzadri e di braccianti, emigrata in Belgio, piuttosto che in Australia o Canada, oppure in Germania e che li, svolgendo i lavori più umili e risparmiando su tutto, è riuscita a mettersi da parte un gruzzoletto per costruirsi in Patria una casa, una villetta o aprirsi un’attività”.

Case e aziende che hanno subito un deprezzamento del loro valore per la presenza di una centrale elettrica. Non solo. Scrive ancora Valloreja al primo ministro: “Terna poi, qualora acquisisce i terreni o indennizza sia i proprietari che gli enti per i disagi subiti, lo fa elargendo cifre a dir poco ridicole”.

Alla luce di tutto ciò, chiede l’intervento personale della Meloni “affinché siano garantite le sopraindicate garanzie alla popolazione di Cepagatti (e in particolar modo agli abitanti ed i proprietari di contrada Piano Marino). Terna deve impegnarsi ad acquistare, nel raggio di 1 km, dalle soprafette stazioni presenti in località Piano Marino, tutte le abitazioni, i terreni, gli opifici, di coloro i quali vorranno andare via e tale acquisto dovrà avvenire, necessariamente, dietro compenso del valore di mercato dell’immobile pre costruzione delle sopraddetti centrali; deve impegnarsi, attraverso un accordo con gli operatori di rete a fornire e garantire corrente elettrica gratis a tutti i cittadini e le attività che risiedono nel Comune di Cepagatti; deve impegnarsi a compensare, in tutta Italia, i proprietari degli immobili che sono sottoposti da servitù da elettrodotto in quanto, tale servitù, ad oggi, di fatto, è un esproprio mascherato in quanto nelle pertinenze di tale servitù, attualmente, non è possibile realizzare nulla”.

Poi chiude, con un richiamo al discorso alla Camera della Meloni dello scorso mese di ottobre: “lei ha dichiarato che il motto del Suo Esecutivo sarebbe stato “non disturbare chi vuole fare”, ebbene, lo stesso incipit deve valere anche per i singoli privati e per le piccole attività, non solo per i grandi gruppi come TERNA: Il risparmiatore, l’agricoltore, l’artigiano, il pensionato, devono poter far valere il proprio diritto a difendere i propri risparmi ed i propri investimenti”. 08 mar. 2023

FILIPPO MARFISI

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