Ballare il tango è concedersi, lasciarsi andare, affidarsi a un’emozione con movimenti armoniosi e leggeri, come quelli degli studenti dell’Istituto “De Titta-Fermi” di Lanciano (Ch) che si sono esibiti nella suggestiva cornice dell’auditorium Diocleziano dopo un percorso teorico e pratico attraverso il quale hanno appreso le basi e il profondo significato del tango argentino. Danza diventata patrimonio immateriale dell’Unesco proprio per la sua peculiarità, per le sue tante sfumature, per la capacità di toccare le corde più profonde dell’anima.

“Tango senza confini” è il progetto promosso e seguito dalle docenti Mabel Fiorella Zegarra e Mariagrazia Barone che hanno voluto avvicinare gli studenti al meraviglioso e poliedrico universo del tango argentino con l’obiettivo di favorire una migliore conoscenza di se stessi e della propria corporeità, migliorare la socializzazione e le relazioni interpersonali, allargare anche le conoscenze storico geografiche e musicali e soprattutto portarli a comprendere il valore sociale del tango come metafora del dialogo tra culture diverse. La denominazione del progetto, quel “senza confini”, infatti, esprime proprio condivisione e inclusione come hanno spiegato le due referenti Fiorella Zegarra e Mariagrazia Barone.
Preziosa la collaborazione della maestra di danza Sara Di Giandomenico, ex alunna del De Titta-Fermi che ha saputo con entusiasmo, con professionalità ed empatia guidare i ragazzi nell’apprendimento delle basi del tango argentino.

Una bella sfida per docenti, maestra di danza e studenti che si sono messi in gioco con grande impegno. Una scommessa vinta alla luce dello spettacolo portato in scena riuscendo a reinterpretare attraverso il ballo e la musica quelli che sono i valori autentici, i più veri del Tango argentino che racconta e rappresenta la storia di un popolo.  24 mag. 2024

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Servizio a cura di PINA DE FELICE e GAETANO D'ALESSANDRO

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