Tutto pronto a Sant'Apollinare, frazione del Comune di San Vito Chietino (Ch), per la decima edizione de “La Passione di Cristo”.
La manifestazione patrocinata dal Comune di San Vito Chietino, è in programma per domenica 2 aprile prossimo alle ore 21 e vedrà la partecipazione di oltre 100 figuranti provenienti anche dai paesi limitrofi.
La rappresentazione è nata nel 1967 e, anche se interrotta per molti anni, è tornata al vertice nel 2008, quando un gruppo di cittadini ha dato vita all'associazione ApollinariS, con lo scopo di recuperare e valorizzare le tradizioni popolari. Scenario naturale saranno le strade del centro storico di Sant'Apollinare che faranno da scenografia agli ultimi momenti della vita di Cristo, in particolare in Largo Colle Fonte sarà ambientata l'ultima cena; la piazza dove sorge la chiesa della Madonna delle Grazie sarà il palazzo di Pilato; l'antico castello il Tempio del Sinedrio, e così via fino a colle del Calvario con la crocifissione (vedi foto con cartina).
Tra i personaggi principali avremo Rocco Pasquini nell'interpretazione di Gesù; Daniela Giuliante nel ruolo di Maria; Carmine Giuliante nelle parti dell'Apostolo Pietro; Enzo Altobelli nel personaggio del sommo sacerdote Caifa; Walter Berghella vestirà i panni di Pilato; Pierino Bucco nella parte del discepolo Giovanni; Luciano Altobelli sarà il Cireneo, e Renata Labrozzi interpreta la Veronica.
L'organizzazione è stata curata da un gruppo di cittadini che con dedizione ha fatto de "La Passione di Cristo" un momento di condivisione, socialità ed amicizia, oltre che di recupero di una tradizione storico popolare. Tra gli organizzatori figura anche Pietro Sciarretta (che inscenò Giuda nel 1972), mentre la parte tecnica è affidata a Bruno Ucci e Pasquale Sbaraglia. Alla regia ci saranno Annamaria Catenaro, Francesca Berdini e Flora Patricelli.
Il senso di questa manifestazione lo ha scritto Annamaria Catenaro, qualche anno fa, citando un pensiero di Victor Hugo: "Il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola, il rosso sulla guancia, un sole che esce sotto terra. Ma è il paese del vero, ci sono cuori umani nella sala, cuori umani sul palco. Il bello di questa manifestazione, scrive la Catenaro, sta nella capacità di unirci, nella capacità di riuscire a movimentare il paese coinvolgendoci tutti. Non siamo attori professionisti né registi professionisti, ma ci mettiamo il cuore ed il risultato è unico". 30 mar 2023
URANIO UCCI
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