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"Ho potuto visitare questo luogo, anche se velocemente, però esprimo grande apprezzamento".
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel breve discorso che ha tenuto questa mattina all’inaugurazione ufficiale dell'Imago Museum, in corso Umberto a Pescara.
 
 
"Vi sono circostanze, calamità naturali come il terremoto o eventi drammatici come la pandemia, - ha aggiunto - che inducono a ritrovare le ragioni della reciproca solidarietà, e che inducono anche a rivolgersi a elementi e ad aspetti più importanti della convivenza. La cultura è uno di questi ed è quello che questa mattina qui si è cercato di fare”.
 
Il capo dello Stato è arrivato per il taglio del nastro del nuovo polo di arte moderna e contemporanea realizzato dalla Fondazione PescarAbruzzo. Alla cerimonia erano presenti tutte le autorità, a partire dal presidente della Regione, Marco Marsilio; dal sindaco di Pescara, Carlo Masci; dall'arcivescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti e dal presidente della Provincia, Antonio Zaffiri. Non è mancato, ovviamente, il presidente della Fondazione PescarAbruzzo, Nicola Mattoscio. C'era anche l'ex governatore Luciano D'Alfonso.
 
Mattarella è stato accolto da centinaia di cittadini festosi. Ha definito Pescara "una splendida città". Marsilio ha evidenziato: "Proprio in questi giorni si è aperto un altro importante museo, quello dell'800. L'Imago Museum è un prezioso scrigno e credo che il futuro delle nostre città e del nostro territorio sia anche nella valorizzazione culturale che stiamo facendo con queste iniziative. Speriamo che questi segnali vengano recepiti dai tanti turisti che cercano non soltanto bellezze naturali e svago, ma nel tempo in cui restano nelle città trovare anche motivo motivo arricchimento culturale".
 
Tre le mostre ospitate nella struttura. La prima “Impressioni e realtà. Il sogno scandinavo da Barbizon a Civita d’Antino”, è dedicata al gruppo di pittori legati alla “Scuola di Civita d’Antino”, che hanno dipinto l’Abruzzo a cavallo tra Ottocento e Novecento.

La seconda esposizione si intitola “Arte, immagine e realtà” e propone una raccolta di opere contemporanee di 73 artisti tra pittori e scultori attivi soprattutto nella seconda metà del Novecento tra i quali Ortega, Mensa, Maya della realidad spagnola; e poi Rivers, Carroll, Forrestall tra gli autori nordamericani e Sassu, Di Stefano e Galliani della scuola figurativa italiana. C'è infine la mostra temporanea “Warhol e Schifano, tra pop art e classicismo” che propone un confronto tra i due maestri, attraverso l’esposizione di più di 400 opere tra serigrafie, fotografie, stampe, poster, tele e carboncini. E poi ci sono "sei sculture di Matres, datate intorno al III e IV secolo avanti Cristo, esposte per la prima volta in abbinamento ad uno straordinario ciclo pittorico dedicato alla divinità Mater Matuta del maestro Mario Schifano".

Alla sua uscita dal museo, calorosi commenti per Mattarella. Gli hanno gridato "Lei è come Pertini" e "Non vada via dal Quirinale", a testimonianza dell'affetto popolare di cui gode.  28 set. 2021

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