Lanciano. Sparatoria alla zona industriale: fu tentato omicidio, quattro a processo

Quella sparatoria nella zona industriale di Follani a Lanciano (Ch) che seminò terrore e provocò due feriti.

Fatto cruento, avvenuto la sera dello scorso 18 aprile, per cui c’è ora il decreto di giudizio immediato firmato dal gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, su richiesta del procuratore capo Mirvana Di Serio. Per concorso in tentato omicidio, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi, vanno alla sbarra lo sparatore Altin Pojana, 39 anni, di Fossacesia (Ch); Behar Gjoka e Florence Kurti, di 25 anni, entrambi residenti a Selva di Altino (Ch), e Amarildo Ferko, 23 anni, di Altino. Tutti gli imputati sono ancora in carcere, rispettivamente a Chieti, Pescara, Lanciano e Isernia. Hanno quindici giorni di tempo per chiedere eventuali riti alternativi i difensori Vincenzo Menicucci, Paolo Sisti, Gaetano Pedullà e Silvana Vassalli.

La domenica pomeriggio della scorsa primavera due gruppi di romeni, residenti a Lanciano e circondario, si incontrano in un bar su corso Trento e Triste ed hanno un’iniziale banale lite. Uno di loro invita altri due connazionali a risolvere la questione in modo bonario, ma avviene il contrario. Passate le 20, si danno appuntamento a Follani per dirimere i dissapori ma qualcuno di loro si presenta armato fino ai denti. Mentre il gruppetto che vive a Lanciano è lì che aspetta il chiarimento, giunge l’automobile con gli... avversari. Dal Suv scendono Pojana, con pistola semiautomatica, originariamente a salve, modificata ed idonea ad esplodere cartucce calibro 380 auto, un 9 millimetri corto, e poi Gjoka a sua volta con in mano una mazza di ferro. Tra i gruppi non c’è troppo da parlare perché Pojana punta subito la pistola sul volto di Oltjon Kurti, 29 anni, ed esplode un colpo senza però colpirlo perchè l’arma si inceppa.

Provvede a sbloccarla e a sparare un secondo colpo mentre l’avversario fugge repentinamente ma, purtroppo, viene colpito alla schiena. Omicidio evitato perché il proiettile colpisce il canale vertebrale e non il cuore e i grossi vasi sanguigni. Kurti veniva soccorso e ricoverato a Pescara per un delicato intervento chirurgico per aver riportato la sezione completa del midollo spinale con gravi lesioni, compresi i metameri sacrali, accompagnata da un deficit motorio completo sottolesionale. Semiparalizzata, la vittima, per cure riabilitative va poi a Sulmona dove combatte per recuperare le principali funzioni vitali interrotte dalla lesione alla quarta vertebra.

Durante la sparatoria anche Gjoka colpisce alla testa con la spranga di ferro Enea Shermadhi, 23 anni, sempre di Lanciano, che riporta ematomi alla regione frontale destra e parietale sinistra, con prognosi di 15 giorni. Parti offese patrocinate dagli avvocati Paolo Calcinaro e Paolo Di Ienno. 

I carabinieri di Lanciano, diretti dal tenente colonnello Vincenzo Orlando e dal tenente Giuseppe Nestola, a capo del Norm, lavorano duro per chiarire il sanguinario agguato. La pistola non si è ancora trovata, ma le immagini delle telecamere commerciali dell'area hanno permesso l’identificazione dei partecipanti e in trenta minuti hanno dato conto di quanto accaduto nel buio parcheggio dove la componente romena lancianese ha solo subito. E’ di un minuto la sequenza filmata che riprende l'esplosione dei proiettili e che, quindi, incastra Pojana quale sparatore. 01 nov. 2021

Walter Berghella 

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