Atessa. Infortunio nello stabilimento Sevel: morto lavoratore di 28 anni
GUARDA LE FOTO

Stava facendo manutenzione su una linea di produzione, quando è rimasto ucciso. E' morto così, nello stabilimento Sevel di Atessa (Ch), un giovane di 28 anni della provincia di Frosinone.

L'infortunio si è verificato, alle 13 di oggi, nel settore Lastratura, alla Ute 1 (Unità tecnologica elementare). Cristian Terilli, di Pignataro Interamna, era un dipendente della ditta "Sinergia" che, in subappalto, stava effettuando, nella fabbrica della Val di Sangro, interventi per conto della società "Comau".

E' rimasto schiacciato da un "castelletto di traslazione", che, con i suoi bracci, movimenta lamiere che diventano fiancate del furgone Ducato. Stava sostituendo alcuni tiranti del macchinario, un elevatore a forbice, in ferro pieno, quando questo è crollato e gli è franato addosso, non lasciandogli scampo. Ammazzato sul colpo.

Sul posto l'elicottero del 118 da Pescara, che non è servito a prestare soccorso: i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Indagini dei carabinieri di Atessa, diretti dal tenente Federico Ciancio.

Sevel, in questo periodo, dal 31 dicembre al 6 gennaio, è chiusa per le festività di Natale. La produzione è quindi ferma. All'opera, in fabbrica, ci sono soltanto gli addetti alle pulizie e i tecnici del montaggio e ampliamento di nuovi impianti, oltre ai giovani con contratto week-end che realizzano pezzi per il Messico. Tutte le attività, dopo il dramma, sono state sospese. L'area è stata posto sotto sequestro dal pubblico ministero Serena Rossi. 

"Comau" ha sede a Torino e fa parte del Gruppo Fca: è un'azienda integrata, con 20 società controllate, che sviluppa e realizza processi di automazione, soluzioni e servizi di produzione ed è specializzata in robot di saldatura e in macchine per magazzini automatizzati. "Sinergia Srl" è invece una società di Cassino, di Piedimonte San Germano (Frosinone), che si occupa di impianti industriali. 

Fca in una nota "esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia per la tragica scomparsa di Cristian". L'azienda fa sapere che "per quanto di sua competenza, sta collaborando attivamente con le autorità che stanno compiendo gli accertamenti sulle cause dell’incidente drammatico ed eccezionale". Le condoglianze alla famiglia atrrivano anche da tutti i sindacati. 

"Si apre malissimo l'anno...", commenta in un tweet Marco Bentivogli, segretario generale nazionale Fim-Cisl. "Manifestiamo tutto il nostro dolore e la nostra rabbia - dichiara in una nota Nicola Manzi, Uilm Chieti-Pescara - per la morte di questo ragazzo che, purtroppo, non tornerà a casa. Quanto successo ci deve ricordare che la sicurezza è un diritto irrinunciabile, che ogni dipendente deve pretendere tutti i giorni e in ogni circostanza. Le imprese - aggiunge devono fare prevenzione, formazione e informazione. Senza mai diemnticare che la vita e la salute vengono prima di tutto". 

"Una strage continua che dobbiamo tutti fermare. La sicurezza deve diventare la nostra priorità anche nel 2020", commenta su Twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. 

"Abbiamo già chiesto un incontro per ricevere tutte le informazioni su quanto accaduto", scrivono il segretario Fiom Chieti, Alfredo Fegatelli, e quello nazionale, Michele De Palma. Per Fiom, che sottolineano: "C'è una responsabilità di prevenzione e controllo delle imprese e delle istituzioni pubbliche. E' necessario intervenire con urgenza!"

"Da anni - afferma l'Usb -Unione sindacale di base - segnaliamo situazioni pericolose che oggi a tutti appaiono tangibili, mentre in tanti hanno girato la testa altrove. Da anni facciamo denunce che si arenano nella burocrazia. Auspichiamo che la magistratura renda giustizia alla famiglia di Cristian e che i responsabili paghino per questo sacrificio". Di "strage quotidiana" parla il Pd Abruzzo.

"Le imprese e lo Stato hanno il dovere di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro", tuona. Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione comunista - Sinistra europea. "Dicono  - prosegue - che la classe operaia non esiste più, ma in compenso ogni giorno muore un operaio sul lavoro. Anche negli stabilimenti ipertecnologici della ex-Fiat si muore". Sempre del Frusinate era Fabrizio Greco, di Pontecorvo, sposato e padre di due bambine, di 39 anni, morto agli inizi di ottobre alla Fca di Cassino.

"La cancellazione dell'articolo 18 - rileva Acerbo - ha indebolito il principale strumento di prevenzione: il potere contrattuale dei lavoratori. Mentre Elkann compra giornali e paga meno tasse portando la sede legale all'estero, gli operai han visto peggiorare progressivamente le proprie condizioni". 

"La sicurezza sul lavoro resta un problema aperto anche nelle fabbriche più all’avanguardia. La città di Atessa si stringe intorno ai suoi cari e l’amministrazione comunale, in segno di lutto, ha rinviato lo spettacolo di ‘Nduccio su Gabriele D’Annunzio, previsto per questa sera", rende noto il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli.

La salma è stata portata all'obitorio di Chieti per l'autopsia. La vittima lascia la moglie, Michela Lombardi, e due figli piccoli. 

Serena Giannico

RIPRODUZIONE VIETATA

La foto della Sevel con i carabinieri è di Andrea Franco Colacioppo

totale visualizzazioni: 116402

Condividi l'Articolo