Bancarotta fraudolenta, sotto inchiesta imprenditore pescarese

La Guardia di finanza di Teramo ha concluso una complessa e articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Teramo, nei confronti del noto imprenditore pescarese Danilo Iannascoli, e di altre persone a lui collegate, per bancarotta fraudolenta e altri reati fiscali. Sono tutti attualmente sotto inchiesta.

Gli indagati, sia attraverso l’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, sia tramite l’adozione di altri specifici artifici contabili, avrebbero sottratto circa 16 milioni di euro dalle casse di due società che operano nel settore della produzione e commercializzazione di mangimi per animali, portandole successivamente al fallimento soprattutto a causa delle ingenti distrazioni di denaro operate nell’arco di un intero decennio.

Le somme sparite sarebbero state utilizzate per sponsorizzazioni milionarie di società sportive dilettantistiche riconducibili al principale indagato e ai suoi familiari, nonché per l’erogazione di ingenti finanziamenti in favore di una società di calcio abruzzese, mediante l’interposizione di un ulteriore soggetto economico amministrato sempre dallo stesso indagato.

Un'altra parte consistente delle disponibilità finanziarie sarebbe stata dirottata, oltre che per finalità meramente personali, in favore di una impresa di costruzioni, quale pagamento per lavori di ristrutturazioni edilizie, in tutto o in parte mai eseguiti, presso lo stabilimento delle società fallite.

Tuttavia l'avvocato Alessandro Mastrodomenico, legale di Iannascoli, respinge le accuse rivolte al suo assistito e rigetta le contestazioni a suo carico. 29 mag. 2024

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