Sono trenta, in provincia di Chieti, i comuni nei quali si registra un numero insufficiente di vaccinati da Covid-19.
La "maglia nera", con invito della Asl Lanciano Vasto Chieti ad accelerare sulla vaccinazione, e a farlo entro le prossime due settimane, è stato rivolto, in particolare ai sindaci di 12 centri: Castelfrentano, Cupello, Lanciano, Miglianico, Monteodorisio, Orsogna, San Giovanni Teatino, San Salvo, San Vito, Torrevecchia, Vasto e Villamagna. Ma anche altri non hanno una buona pérformance e, ugualmente, i primi cittadini sono stati invitati a mobilitare i propri residenti: Atessa, Tornareccio, Fossacesia, Treglio, Rocca San Giovanni, Frisa, Santa Maria Imbaro, Mozzagrogna, Altino, Perano, Montebello sul Sangro, Pizzoferrato, Roio del Sangro, Francavilla, San Buono, Lentella, Fresagrandinaria, Palmoli.
Intanto la Asl sta adottando nuove misure "per compensare i "buchi" vaccinali che si registrano in queste zone, con prevalenza in quelle a più alta urbanizzazione". Essa mette a disposizione 500 posti liberi ogni giorno per vaccinare tutti e sedute speciali dedicate ai comuni con tasso di copertura più basso della media. Sono infatti i paesi delle aree interne quelli che hanno risposto meglio finora alla campagna, immunizzando oltre il 60% della popolazione. La Asl - si fa presente in una nota - "allarga dunque ulteriormente le maglie per facilitare il più possibile l’ampliamento della platea dei vaccinati, al fine di scongiurare focolai di variante Delta, visti i tre casi già identificati in provincia a Lanciano, Vasto e nel capoluogo".
"Sappiamo che tra i vaccinati qualcuno potrebbe ugualmente risultare positivo anche alla variante - chiarisce il direttore generale Asl Thomas Schael -, però non determina una compromissione dello stato di salute. In sostanza il vaccino serve a proteggere dal rischio di infezione ma soprattutto a evitare ricoveri in ospedale e conseguenze gravi in caso di contagio. Per questo facciamo tanta pressione per spingere a vaccinarsi gli over 50 e 60 che ancora mancano all’appello e che rappresentano una categoria ad alto rischio qualora contraggano l’infezione".
Il pericolo variante Delta resta sullo sfondo della campagna vaccinale anche per la preoccupazione espressa dalla Regione, che invita le Asl ad adottare misure di contenimento restrittive nelle località interessate da ulteriori cluster "confermati e non associati a catene di trasmissione note di infezione da variante Delta del Sars-CoV-2". In sostanza il richiamo è a non esitare a tornare a zone rosse circoscritte a fronte di un aumento dei casi. 30 giu. 2021
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